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"È arrivato l'arrotino". Il gioco da tavolo ideato dagli studenti che racconta la Soci del 1700

I ragazzi di tutte le prime sono stati coinvolti dal professore Olivier Moroni in un lavoro corale sulla l’arte, la tecnica, la lingua e la manualità, per la realizzazione di un gioco da tavolo per il quale hanno dovuto approfondire aspetti di storia, filologia e letteratura molto avanzati

“Quando la scuola è capace di trovare modi di insegnare alternativi, coinvolgenti, ed efficaci, credo che quella vada chiamata scuola ideale, scuola bella, scuola buona, la scuola che ci piace”. Con queste parole di entusiasmo il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli commenta i risultati raggiunti dalla scuola media di Soci con il progetto "È arrivato l'arrotino" presentato nel contesto del concorso indetto in occasione della Festa della Toscana.

I ragazzi di tutte le prime sono stati coinvolti dal professore Olivier Moroni in un lavoro corale sulla l’arte, la tecnica, la lingua e la manualità, per la realizzazione di un gioco da tavolo per il quale hanno dovuto approfondire aspetti di storia, filologia e letteratura molto avanzati. Il tutto raccontando la vita quotidiana del paese di Soci durante il 1700. Nella Toscana del tempo l’economia sembrava sprofondare in una fase di stagnazione e prodotti delle manifatture, del tessile e agricolo, cedevano sempre più il passo di fronte all’agguerrita concorrenza straniera. La situazione trovò rimedio in una serie di riforme non nuove nel Graducato di Toscana. Nacquero così nuovi mestieri come il lampionaio, lo stagnaio, il pescatore di “gamberi di fiume”, il barrociaio, il carradore, la sigaraia. La scuola di Soci ha realizzato un gioco da tavolo rappresentativo dello spaccato sociale ed economico dell’epoca, riscoprendolo attraverso le tracce ancora presenti nel territorio. Il gioco è disponibile online sul sito della scuola e può essere studiato e realizzato da chiunque voglia misurarvisi.

“Un approccio alla storia, all’arte e alla tecnologia attraverso il fare - commenta il dirigente Renato Ciofi Iannitelli -Si tratta di compiti autentici, compiti di realtà e non solo di apprendere delle nozioni non è un percorso facile, ma grazie a Olivier Moroni e ad altri docenti di questa scuola ci siamo riusciti”.

Entusiasta anche l'assessora Francesca Nassini che sottolinea come "avere una scuola che investe sugli studenti in modo attivo, che li fa appassionare al percorso di studi in modo divertente è qualcosa di straordinario. Nella giornata mondiale del gioco non potevamo avere un’occasione migliore per festeggiare l’aspetto ludico come momento indispensabile di crescita”.

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