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Bibbiena, uno dei comuni aretini con le aliquote più basse. Diversificazioni per commercio e artigianato

La grande novità è l’introduzione di una diversificazione di imposte per altrettante categorie del commercio e dell’artigianato

Le aliquote approvate nel consiglio comunale di lunedì 8 giugno 2020, sono quelle confermate alla fine del 2019, ovvero quelle che non avevano previsto aumenti, se non l’adeguamento della aliquota base come previsto dalla legge.

Bibbiena così si conferma uno comuni della Provincia di Arezzo con le aliquote più basse.

La grande novità è l’introduzione di una diversificazione di imposte per altrettante categorie del commercio e dell’artigianato. Per fare un esempio molto concreto, la categoria del commercio, nel comune di Bibbiena, hanno un aliquota del 7,6 per mille che è al di sotto di un punto percentuale e mezzo rispetto alla sola media casentinese.

Nel Comune di Bibbiena l’aliquota massima è del 9,9 mentre in tanti comuni, sia in Casentino che in Toscana, è del 10,6.

Il sindaco di BIbbiea Filippo Vagnoli commenta: “Abbiamo lavorato molto per tenere una pressione fiscale adeguata anche al momento storico che stiamo attraversando. Siamo partiti dalle famiglie e dalle piccole attività commerciali artigianali e così ci siamo impegnati per andare loro in aiuto anche con questa manovra. Essere arrivati ad avere una pressione fiscale tra le più basse della provincia è una grande soddisfazione oltre che un traguardo essenziale adesso. Ma non ci siamo fermati a questo. Per quanto riguarda l’Imu abbiamo previsto un’agevolazione per le imprese e le famiglie in difficoltà non applicando sanzioni e interessi per queste due categorie, spostando di fatto dal 16 giugno al 31 ottobre 2020 il pagamento dell’acconto”. 

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