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Casentino Montemignaio

Dal Casentino selvaggio a piazzale Michelangelo: ecco l'albero di Natale di Firenze

Il mastodontico esemplare è stato trasferito in città lo scorso martedì e, dopo essere stato allestito, verrà illuminato questa sera durante la cerimonia di accensione delle luminarie natalizie

È arrivato dai boschi di Montemignaio e, in tutta la sua imponenza, domina Firenze da piazzale Michelangelo. L'albero di Natale di oltre 18 metri che verrà acceso dal sindaco Dario Nardella proviene proprio da Casentino più selvaggio. Lo straordinario esemplare di abete è stato trasportato lo scorso martedì in città mediante il supporto di veicoli appositi che ne hanno garantito la consegna. L'albero arriva dall’azienda agricola Baggiani Andrea e Daniele, padre e figlio che da anni portano avanti quest’attività e che sono presenti con la loro produzione in molte città italiane.

Grazie alla produzione di abeti, Montemignaio è uno degli esempi di come la montagna e la sua gente possono curare l’ambiente, salvaguardando quello che la natura può dare all’uomo e ciò che l’uomo può ottenere senza snaturare l’ambiente stesso. Gran parte degli alberi di Natale che arrivano alla grande distribuzione italiana, come nelle strade delle città, viene proprio da Montemignaio e dal Casentino e la loro produzione ha permesso di dare linfa vitale ad alcuni paesi che rischiavano altrimenti di non offrire nessun tipo di futuro alle nuove generazioni.

La storia

Andrea Baggiani, titolare dell'azienda, dopo varie esperienze lavorative ha ripreso questa attività che era stata un tempo del nonno e poi del padre, realizzando finalmente quello che era stato un sogno nel cassetto fin dalla giovane età. Ha ripreso felicemente questa attività nei luoghi dove con tanto lavoro e rispetto per la montagna sono stati migliorati e portati nello stato in cui mi sono stati consegnati, e soprattutto in un meraviglioso ambiente con una vocazione naturale per questo tipo di coltivazioni,circondato da boschi di abeti, faggi e castagni. Ed è stato ancor più bello condividere questa iniziativa con la famiglia, suggellando il nome della stessa in Armeda, che altro non è che le iniziali dei nomi dei componenti della famiglia stessa. Come tutti i lavori anche questo è molto duro, forse un po' di più perché viene svolto maggiormente nel periodo autunno-invernale, in un tempo più breve possibile a ridosso del Natale, per consentire un miglior mantenimento al prodotto, in qualunque condizione meteorologica compresa acqua e neve, dato che il luogo di produzione è circa 800 metri sul livello del mare.

In copertina: foto tratta dalla pagina Facebook Azienda Agricola Baggiani Baggiani

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