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In quattromila a Rondine per la pace. La senatrice Segre: "Cammino con voi"

Giovani e adulti, studenti e insegnanti, ma anche molti cittadini si sono messi in marcia per dire no a tutte le guerre

Quattromila in marcia per dire no alla guerra. Giovani e adulti, studenti e insegnanti si sono messi in cammino stamani per chiedere, invocare la pace in Ucraina e nel mondo. L'iniziativa di Rondine, capitale del dialogo tra popoli, ha fatto centro. E alle voci che riecheggiavano dal corteo si è unita quella di Liliana Segre. La senatrice a vita, in collegamento telefonico, a distanza di due anni dalla sua visita alla cittadella, ha abbracciato idealmente tutti quelli che la stavano ascoltando: “Miei carissimi ragazzi, un saluto molto affettuoso da chi ama Rondine e la pace, da chi ha visto la guerra e conosce tutti i pericoli che corriamo quando c’è qualcuno che perde di vista l’umanità e decide di distruggere e non costruire. Vi abbraccio e cammino con voi”. 

L'uditorio era riunito nell’Arena di Janine, inaugurata da Segre il 9 ottobre 2020 perché diventasse il luogo in cui la memoria si trasforma in azioni concrete. Proprio come è successo oggi. Alla manifestazione, organizzata da Rondine e dalla consulta degli studenti, in collaborazione con l’ufficio scolastico provinciale di Arezzo e con il patrocinio del Comune di Arezzo, hanno partecipato molti cittadini che si sono incamminati lungo i dieci chilometri che separavano il ritrovo della partenza dalla cittadella della pace. Qui, da venticinque anni, i giovani arrivano dai luoghi di violenze e guerre nel mondo per formarsi, attraverso il metodo Rondine, ad una nuova cultura di relazione. Perché “l’unico nemico è solo la guerra”.

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A portare un messaggio di pace un’ospite d’eccezione, l’attrice Anna Safronick, nata a Kiev e naturalizzata italiana, cresciuta ad Arezzo, che nel suo video messaggio ha detto ai giovani presenti: “Questa guerra è una pazzia, come ricorda Papa Francesco, ma noi siamo tutti qui per dimostrare che l’unione, la fratellanza e la solidarietà possono vincere su tutto. Quando stasera tornerete a casa, ricordatevi che avete fatto qualcosa di importante e di utile, avete dimostrato a voi stessi e al mondo che l’unione delle persone è più forte”. A farle eco la madre Lilija Capkis, nota danzatrice ucraina che da oltre trent’anni vive ad Arezzo. Nelle sue parole la gioia nel vedere le bandiere dei due popoli, oggi nemici, che si annodano come in un abbraccio, nello spirito di Rondine.

Sul palco dell’Arena di Janine sono saliti tanti giovani che vivono o hanno vissuto sulla propria pelle le ferite della guerra. Angelina, studentessa russa della World House di Rondine, ha spiegato che “tutti hanno paura. E la paura rischia spesso di creare un nemico. Vedo che anche qui in Europa sta nascendo l’idea del nemico russo. Ma invece voglio dire che siamo tutti vittime perché i conflitti armati toccano entrambe le parti”. Sara, bosniaca, anche lei ex-studentessa della World House, ha sottolineato: “costruire la pace è un processo lungo anche dopo la fine di una guerra. Richiede l’impegno di tutti: governi, società civile, amministratori locali, leader religiosi che hanno lo stesso obiettivo quello di far riconciliare comunità divise"

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E poi le parole di Phil dalla Nigeria, dove la guerra civile tutt'ora in atto sta dilaniando il paese, e di Alma, diciassette anni, a nome degli studenti italiani del quarto anno liceale d’Eccellenza a Rondine, che nella cittadella si formano ad una visione di cittadinanza globale, coltivando l’impegno civico. 

Il presidente e fondatore di Rondine, Franco Vaccari, ha annunciato un impegno solenne: “Faremo pervenire in forma scritta, agli ambasciatori della Russia e dell'Ucraina, la richiesta di un "cessate il fuoco" immediato attraverso una lettera dei giovani di Rondine che portano l'abbraccio morale e l'impegno di tutti i presenti. E poi costituiremo un gruppo permanente di giovani delle scuole della città e della Provincia di Arezzo, collegato ai giovani della World House, come presidio dei processi di pace”. 

E' stata una giornata di ascolto e di dialogo, con la vicinanza delle istituzioni e i messaggi del sindacoo di Arezzo, Alessandro Ghinelli, e dell’Arcivescovo Riccardo Fontana. Tutte le scuole della Toscana hanno potuto seguire l’iniziativa in diretta streaming grazie alla collaborazione dell’istituto statale di istruzione superiore di San Giovanni Valdarno e in diretta tv attraverso le emittenti Teletruria e TsdTv

Rondine in cammino per la pace

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