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VIDEO | 5 ettari di campo fotovoltaico e gli accumulatori di idrogeno, ma per l'ex Unoaerre in arrivo la nuova asta

Il progetto del Comune di Arezzo potrebbe restare al palo, o almeno dovrebbe trovare un'altra zona di realizzazione se gli interessamenti che si sono manifestati per l'acquisto dell'area di via Fiorentina si concretizzassero

Il 15 dicembre prossimo si terrà una nuova asta per l'aggiudicazione al miglior offerente dell'area industriale della ex Unoaerre di via Fiorentina. Si tratterà della 16esima asta bandita, dopo le 15 precedenti andate deserte. Questa volta ci sono notizie di qualche movimento, di qualcuno che si sarebbe mostrato interessato. Con quale progetto non è possibile saperlo e quindi non è nemmeno comprensibile se ci sarà uno sviluppo dell'area in chiave energetica come ha pensato il Comune di Arezzo, oppure no. 

L'assessore all'ambiente Marco Sacchetti, partecipando al convegno sulle comunità energetiche organizzato da Comitato per l'imprenditoria femminile e la Camera di commercio Arezzo Siena, ha presentato il rendering del recupero del terreno che fu della prima azienda orafa aretina e che adesso è un'area industriale dismessa, inserita in un percorso fallimentare della vecchia società e che rientra nei fondi dedicati a questo settore dalla Regione Toscana e dal Pnrr. Il comune di Arezzo ha presentato un progetto, si chiama Arezzo Hydrogen Valley. Il rendering mostra l'idea in maniera chiara. Un sito di produzione di idrogeno verde con 5 ettari di campo fotovoltaico, 2 megawatt di potenza installata, 200 tonnellate di idrogeno prodotto all'anno e 300 tonnellate di emissioni di Co2 non emesse ogni anno. Accanto ai pannelli fotovoltaici quindi sono previsti i siti di stoccaggio dell'idrogeno che in sostanza viene prodotto dall'energia ricavata dal sole. 

Ex Unoaerre, com'è e come potrebbe diventare

"La visione è la riconversione di un'area industriale abbandonata anche con problematiche di natura ambientale, una delle priorità che abbiamo anche ad Arezzo è quello di sviluppare la produzione da fonti energetiche rinnovabili, dal nostro punto di vista quell'area è vocata a questa funzione - spiega l'assessore Sacchetti -  L'idrogeno in quell'area funzionerebbe come backup energetico, cioé da sistema di accumulo di energia che viene prodotta di giorno e non consumata e che può essere usata la notte, per superare il limite tipico dell'energia prodotta dai pannelli fotovoltaici."

"L'area è da tanti anni in questa procedura fallimentare, sono state bandite 15 aste che sono andate tutte deserte. Il futuro acquirente se intendesse costruirsi dovrebbe procedere ad una bonifica, ecco perché abbiamo pensato a questa soluzione diversa. I liquidatori ci docono che sarà bandita la 16esima asta il 15 dicembre, non ho notizie ufficiali ma ci dicono che ci sono stati degli abboccamenti, degli interessamenti. Se l'asta andrà a buon fine, se ci fossero acquirenti che formalizzassero l'offerta noi siamo pronti a valutare le loro proposte che auspichiamo vadano nella direzione del recupero energetico."

Il progetto al momento resta nel rendering, il Comune di Arezzo non sarà tra coloro che formalizzeranno un'offerta per acquisire l'area dell'ex Unoaerre. Ma può comunque essere spostato e replicato, dall'amministrazione stessa o anche insieme ai privati.

"La strada intrapresa può essere comunque replicata in altre aree dismesse. È un progetto che prevede accopppiamento di fotovoltaico e idrogeno, una risposta di medio lungo termine, quella a breve è la nascita delle comunità energetiche e il Comune ci sta già lavorando. Se da qui a fine anno ci saranno i decreti attuativi ci sarà una risposta importante."

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