Nell’anno appena trascorso sono stati 588 gli interventi che gli agenti della polizia municipale di Arezzo hanno effettuato in piazza della Badia e aree limitrofe. Le nuove frontiere della movida più sfrenata continuano ad essere al centro del dibattito cittadino a causa del perpetuarsi di episodi di “ordinaria" inciviltà e divertimento fuori controllo. Uno scenario ripetutamente denunciato dai residenti della zona che a più riprese hanno sollecitato le autorità cittadine per interventi volti a garantire il divertimento degli avventori ma pure il sacrosanto diritto al riposo e al decoro urbano. “Abbiamo chiara la situazione - spiega il comandante della municipale Aldo Poponcini - purtroppo le problematiche sono ben più profonde di quelle di carattere amministrativo. Ci stiamo adoperando affinché si riesca a trovare una soluzione congrua. Per quanto riguarda le attività sino ad oggi svolte dai miei agenti sottolineo che nel solo 2021 abbiamo effettuato 62 interventi in piazza della Badia, 45 in via Isidoro del Lungo, 255 in piazza Cavour, 149 in piazza San Francesco e 77 in via del Saracino. È evidente che i giovani frequentatori di questi spazi devono trovare il modo di godersi i momenti fuori casa senza perdere di vista mai le regole di civile convivenza e di rispetto per gli altri. Dal canto nostro continueremo a tenere alta l’attenzione e svolgere al massimo delle nostre possibilità il lavoro di controllo”.

“Dobbiamo riuscire a raggiungere un punto di equilibrio - ha aggiunto il sindaco - e per farlo dovremmo discuterne anche con le associazioni di categoria visto che sono chiamate in causa anche loro. Ci stiamo lavorando. Purtroppo abbiamo constatato che la forma repressiva, lo testimoniano le attività della polizia municipale, non è sufficiente a scoraggiare il perpetuarsi di episodi come quelli emersi nei mesi passati. Probabilmente dovremmo applicare qualche forma di regolamento che consenta alla Municipale di intervenire in tempo utile. Un provvedimento molto semplice potrebbe essere quello di limitare l’orario di apertura dei locali, e cercheremo di evitare che questo sia fortemente penalizzante per gli avventori e per gli esercenti trovando un punto di incontro”.