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VIDEO | Michele Peruzzi, la chiarina dei Musici che lavora nella bolla Covid del San Donato

Il video realizzato dal Gruppo Musici grazie al collegamento video di Enrico Lazzeri con Michele Peruzzi

Da 20 anni una chiarina dei Gruppo Musici, da 2 anni in forza all'ospedale San Donato, nel reparto di pneumologia. Michele Peruzzi si racconta tramite una video intervista realizzata con un amico dei Musici.

"Vivo isolato da tutti, mi sono trasferito in una casina in campagna per evitare i contatti, a parte al lavoro non vedo anima viva. C'è la tecnologia che mi aiuta a restare in contatto con gli amici, con i miei e con la mia fidanzata che mi sta dando la giusta serenità che serve in questi momenti."

Michele racconta il suo lavoro e il primo approccio con il Covid, a partire dallo stravolgimento del reparto di pneumologia.

"Da quasi due anni lavoro al San Donato in pneumologia, al momento il reparto come era conosciuto non esiste più è stato sconvolto, sia a livello strutturale, logistico che organizzativo, sostanzialmente abbiamo isolato l'ex pneumologia per poter accogliere i pazienti positivi al Covid, è stato rinominato il 'reparto Covid' o 'bolla Covid' e cerchiamo di assistere il maggior numero di pazienti possibile che necessitano di ventilazione non invasiva e tentiamo per quanto possiamo di evitare la fase peggiore dell'acuto della malattia che necessita dell'intubazione e quindi della rianimazione.

Ovviamente è molto particolare, in questo periodo, il rapporto con i propri colleghi, con i quali sta condividendo un'esperienza di vita molto intensa.

"C'è un timore di fondo che leggiamo negli occhi gli uni degli altri, ma siamo dediti allo spirito di sacrificio, ci aiutiamo spesso sia dentro che fuori dal lavoro, molti infermieri sono stati assunti da poco, chi ha già svolto incarichi lavorativi, chi è alle prime armi, si nota da tutti la massima concentrazione, il massimo spirito di sacrificio."

I sanitari impegnati sul fronte della lotta al coronavirus in questo periodo sono spesso chiamati eroi, ma anche Michele ha un pensiero ben preciso in merito.

"Eroi, noi facciamo solo il nostro lavoro, come prima che ci fosse il Covid. Questo dovrebbe insegnarci ad avere rispetto per le figure sanitarie che spesso si trovano nelle corsie di ospedale minacciate per vari motivi."

Michele Peruzzi racconta infine l'esperienza messa a disposizione degli altri, professionalità diverse che scambiano le proprie conoscenze e le pratiche, la comunicazione con i pazienti, fondamentale, ma non sempre facile.

"La mia prima esperinza davanti al Covid l'ho avuta nel reparto di malattie infettive del dottor Tacconi, una parte del personale di pneumologia infatti è stato spostato lì per condividere le professionalità. Da quando sono rientranto nel reparto Covid noi comunchiamo con i pazienti in maniera normalissima perché abbiamo i malati nelle stanze con la pressione negativa, dove possiamo entrare con i dispositivi di protezione, più difficile quando hanno il casco per la ventilazione e dobbiamo essere sicuri che la nostra comunicazione sia comunque chiara ed efficace."

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