VIDEO | Lazzarini, momento d'oro. Trascinatore in campo, premiato fuori
Il jolly dell'Arezzo, protagonista di un'ottima prima parte di stagione, ha ricevuto dal Museo Amaranto i riconoscimenti quale miglior giocatore e miglior giovane della passata stagione: "Onorato e orgoglioso. Grazie ai miei compagni"
Il Museo Amaranto ha premiato Mirko Lazzarini con la rovesciata d’oro quale miglior giocatore della passata stagione e con il premio Lauro Minghelli quale miglior giovane. La cerimonia si è svolta ieri sera. Presenti i vertici del Museo, dal presidente Stefano Butti al vice Domenico Neri, oltre a Sabatino Selvaggio (amministratore delegato dell’Arezzo), al direttore Nello Cutolo e ai calciatori Andrea Settembrini e Fabio Foglia. In sala anche l’assessore allo sport, Federico Scapecchi, il presidente dell’Acf Arezzo, Massimo Anselmi, e i rappresentanti del direttivo di Orgoglio Amaranto.
Il fondatore del Museo, Stefano Turchi, in apertura di serata, ha voluto ricordare Giorgio Sassoli, tifoso e amico del Museo, scomparso il 25 novembre.
Mirko Lazzarini, classe 2000, visibilmente emozionato, si è detto “orgoglioso e onorato di ricevere questi premi. So quanto la città e la tifoseria siano legate al ricordo di Lauro che, come me, era un centrocampista che sapeva anche fare il difensore. Ad Arezzo ha vinto il campionato di serie D nel 1996 e spero di farcela anch’io. La rovesciata di Neri, invece, l’ho vista nei video che si trovano online e mi sono emozionato. Ringrazio il Museo, i miei compagni e tutte le persone che mi sono state vicine, aiutandomi a meritare questi riconoscimenti”.
Il premio Lauro Minghelli è arrivato quest’anno alla quarta edizione: le precedenti avevano visto come vincitori Davide Buglio, Giuseppe Caso e Daniele Iacoponi. Terza edizione, invece, per la rovesciata, vinta nelle altre due occasioni da Nello Cutolo.
La serata si è conclusa con un brindisi nella sala dei presidenti e il tradizionale taglio della torta.
