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Se fosse Ghinelli vs Ceccarelli per Arezzo? Il sindaco: "Sarebbe una bella sfida, è il candidato più forte nel Pd"

Con il sindaco Alessandro Ghinelli iniziamo un momento di riflessione politica in vista della fine dell'anno. In primavera ci saranno le elezioni ad Arezzo e in Regione e il quadro è tutt'altro che chiaro

"Il mio bilancio politico personale è positivo". Così il sindaco Alessandro Ghinelli si avvia a festeggiare il Capodanno, l'ultimo dei suoi primi cinque anni di legislatura, con l'incognita del dopo. Non è ancora chiaro se l'ambizione di salire di gradino e diventare il candidato per la presidenza Toscana sarà soddisfatta a breve, oppure se verrà confermato per tentare il secondo mandato da sindaco alla guida del centro destra aretino.

Da una parte si incastonano almeno un paio di cene fiorentine. La prima con Salvini, alla festa delle Lega, durante la quale hanno parlato molto di Toscana, scambiandosi idee e progettualità. Ma perché ha dato disponibilità a candidarsi per le regionali?

"Perché altri me lo hanno chiesto - spiega Ghinelli -  ma anche perché il mio corrisponde al profilo tracciato dal leader indiscusso del centro destra che è Matteo Salvini, sono un sindaco di orientamento civico, sono in scadenza e non dovrei interrompere nessun mandato, credo e sono convinto di aver svolto bene il mio compito. E Matteo riconosce il mio operato da sindaco di Arezzo"

L'altra cena fiorentina c'è stata pochi giorni fa. Nell'evento pre natalizio dell'Ascom Toscana si sono ritrovati insieme Eugenio Giani, già designato come candidato a presidente della Regione Toscana per il centro sinistra e lo stesso Ghinelli, che se si verificasse tutta una serie di condizioni potrebbe essere il suo principlae competitor per il governo regionale. E loro ci hanno scherzato sopra durante la serata. "Il vicesindaco di Firenze - ha raccontato Ghinelli - ci ha detto che se fossimo noi due a confrontarci in campagna elettorale, sarebbe sicuramente una sfida corretta e leale e questo mi ha fatto piacere."

Ma se l'attenzione torna su Arezzo, adesso di certo c'è che il centro destra è compatto sul nome di Alessandro Ghinelli e lui ha detto "Fare il sindaco è il mio piano A" anche se in caso contrario ha già riflettuto abbondantemente su chi potrebbe essere il suo successore per Palazzo Cavallo "Ho una lista di nomi, da scorrere in ordine, da chiamare nel caso servissero, non è che non ci ho pensato". Chi sono, quante sono? "Sono tante persone che fanno parte della giunta, o del consiglio, ma anche qualcuno che adesso non è impagnato in prima linea, ma ha una sua evidente riconoscibilità politica cittadina." Ma non si sbottona di più.

E se alla fine venisse fuori la sfida tra Ghinelli e Ceccarelli?

"Eh sarebbe una bella sfida, sicuramente tra due personaggi che hanno singnificato in ambiti diversi molto sia in regione che in città. Anche se ad Arezzo città Vincenzo lo si è visto prevalentemente quando è stato presidente della Provincia. Se dovesse esser,e sarà una bella battaglia. Mi piacciono le sfide e mi piace anche vincerle. Il candidato del centro sinistra lo sceglie il Pd e sinceramente Vincenzo è uno dei più forti che può esprimere, forse il più forte. Ma non so quanta voglia ne abbia, dopo una doppia legislatura, come uno degli assessori più importanti nella giunta regionale, forse vorrà aspettare di avere un'occasione di andare a Roma visto che il panorama politico è così fluido? Devo dire sicuramente è una persona che ha vissuto di politica, ne ha vissuto bene perché non ha la chiacchiera addosso e quindi sarebbe un candidato temibile, ma non ne ho certo paura."

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