E' stata una settimana tosta per l'Arezzo e per Paolo Indiani. Si capisce dal tono con cui l'allenatore ha parlato in conferenza stampa, più accalorato del solito. Quella di domani è una partita delicata e il tecnico lo sa, come sa che la società ha chiesto una netta inversione di tendenza riguardo i risultati del campo.

"Con il presidente Manzo abbiamo avuto martedì un incontro positivo. La proprietà dà le sue direttive com'è suo diritto e dovere. Siamo secondi? Forse non siamo forti come molti credono. Ma io credo che dipenda da altro: ci sono avversari validi e per chi è favorito non è mai facile rispettare il pronostico. Ma sull'abnegazione, la volontà e l'impegno dei ragazzi non ho mai avuto dubbi. Sul piano del gioco non siamo secondi a nessuno, l'abbiamo dimostrato. Se invece c'è da fare la guerra o giocare a tamburello, allora andiamo in difficoltà. A tamburello non siamo bravi ma dobbiamo adeguarci in fretta. Non è facile correggere questo difetto, anche ci si deve provare e perlomeno non prendere gol con una semplice pallonata mandata su, questo è il punto. In serie D non sempre ci sono le condizioni per giocare a calcio e comunque noi siamo in corsa. Con 13 giornate da giocare, è lunga ancora. Pianese e Poggibonsi ancora non hanno vinto, noi siamo sempre lì con tutti i nostri difetti. Domani c'è la Flaminia, una squadra che in teoria dovrebbe giocare con un atteggiamento più propositivo, anche se poi all'andata utilizzarono tanti lanci lunghi verso la nostra ultima linea. Gaddini sta bene, Cantisani anche. Per la formazione vedremo...".