Davide Parsi ha corso sette volte il Saracino, uno l'ha vinto (l'unico colorato di giallocremisi negli ultimi quindici anni) e negli altri ha masticato amaro. Lo score non è granché e non rende merito a un giostratore che contro il buratto ha colpito una volta il V e sei volte il IV. Sotto non c'è mai andato e il dettaglio non è da poco.

Alla domanda su cosa sia mancato a Porta del Foro per alzare al cielo qualche lancia d'oro in più, ha risposto "la continuità". E in effetti non ha torto: in questi anni ha già cambiato tre compagni, passando da Andrea Vernaccini a Gabriele Innocenti a Francesco Rossi, col quale ha corso a giugno e correrà anche domenica. Per non parlare di capitani e allenatori che si sono alternati a San Lorentino.

Resta il fatto che, nonostante il digiuno di successi, il quartiere giallocremisi abbia recuperato entusiasmo e fiducia, tenendo acceso il fuoco che alimenta le speranze di un clamoroso ribaltone del pronostico. "Santo Spirito è avanti a tutti" ha spiegato Parsi "ma io, Rossi e tutti gli altri stiamo lavorando bene, con dedizione e professionalità".

In effetti le prove di ieri hanno certificato una condizione generale incoraggiante. Sia Davide che Tallurino sono andati due volte a testa contro il buratto e hanno stampato un V dietro l'altro. Né l'incognita cavallo sembra provocare troppi turbamenti: "Correrò con Biancaneve, consapevole che qualche rischio ci sarà ma anche che aumenteranno i vantaggi in carriera. Non siamo i favoriti ma ho buone sensazioni. Non partiamo battuti".