La storia di Fiorenza Mascalchi ha il sapore straordinario della favola: a 81 anni continua da sola ad occuparsi dell'impianto di acquacoltura di Carda, nel cuore del Casentino, facendo nascere gli avannotti che poi vanno a popolare i corsi d'acqua del territorio

E' una delle belle storie di presidio del territorio che arricchiscono il contratto di fiume Casentino H2O, censite e documentate dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno. 

A breve saranno presentate ufficialmente in occasione dell'illustrazione del quadro conoscitivo dell'area, interessata dal percorso partecipativo, promosso dal Consorzio sul primo tratto dell'Arno e inserito nella cornice più generale del Patto per l'Arno.

“Per me gli avannotti sono come figli - dice Fiorenza. Con le trote ci parlo, loro si calmano e io posso procedere con il processo di “spremitura” e recupero delle uova. Da una vita!”

Serena Stefani (Presidente Consorzio Bonifica): “Dai giovani dell’Acquacoltura di Molin di Bucchio a Fiorenza che, all’età di 81 anni, porta avanti l’attività sulle montagne di Castel Focognano: gli impianti di acquacoltura sono preziosi protagonisti del Contratto di Fiume Casentino H2O e rappresentano un ponte tra tutti i Contratti di Fiume, avviati nel comprensorio dal Consorzio di Bonifica”.

Eleonora Ducci (Presidente UC Montani Casentino): “L’attività è incentrata sulla ricerca e la riproduzione di specie autoctone ma anche sulla capacità delle comunità locali di resistere e di rimanere a presidiare il territorio, un territorio marginale, montano e difficile che, in loro, ha importanti guardiani”

Marzia Guffanti (Regione Toscana): “E' un importante impegno della Regione Toscana per mantenere in vita un impianto storico, rimasto di proprietà della Provincia di Arezzo”.

Fiorenza Mascalchi, troticoltrice nel cuore del Casentino