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Banca Etruria, le assoluzioni per falso in prospetto e la delusione dei risparmiatori: "Quale fu il ruolo di Consob?"

L'assoluzione di Bronchi, Fornasari e Canestri per il filone della maxi inchiesta che riguarda le comunicazioni ritenute ingannevoli dalla procura, apre nuovi scenari

"E' un'assoluzione che apre scenari nuovi per chi vuole arrivare in fondo alla vicenda Banca Etruria e capire di chi sono realmente le responsabilità. Una sentenza che pone interrogativi anche su quanto sostenuto da Consob nelle aule di questo tribunale". La sentenza del processo che vedeva imputati Fornasari, Bronchi e Canestri con l'accusa di falso in prospetto, ha lasciato l'amaro in bocca i risparmiatori. E le loro perplessità sono state espresse dall'avvocato Lorenza Calvanese, che rappresenta alcuni obbligazionisti. Uno di loro, Angelo Caramazza, non si è mai perso una udienza dei vari procedimenti. E anche oggi era in aula, per assistere all'epilogo di questo filone dell'inchiesta.

Pur essendo a ridosso della prescrizione l'assoluzione è stata una fonte di delusione per chi aveva riposto nel procedimento le speranze di avere giustizia.  "Dovremo vedere innanzitutto le motivazioni della sentenza - spiega Calvanese - e valutare cosa in realtà è successo e quale sia stato il ruolo di Consob. Questo procedimento, come hanno fatto notare i legali delle difese, è partito infatti da una posizione singolare della stessa Consob.".

Delusione per i risparmiatori: "Ci aspettavamo una condanna, siamo delusi - chiosa Caramazza - a questo punto, alla luce dell'assoluzione, la spiegazione data dalla Consob, ovvero che non era a conoscenza di quanto stava avvenendo, appare falsa. E su questo aspettiamo di vedere come si muoverà la Procura della Repubblica". Ovvero se potrà essere intravisto un reato. 

Consob sapeva quali erano le condizioni di Banca Etruria nel 2013? Come si è mossa? 

La sentenza

La sentenza con la quale Giuseppe Fornasari, Luca Bronchi e David Canestri, rispettivamente ex presidente, ex direttore e funzionario di Banca Etruria, sono stati assolti è stata pronunciata nel primo pomeriggio dal giudice Stefano Cascone. I tre imputati non sono stati ritenuti responsabili della redazione di alcuni prospetti relativi a tre emissioni di subordinate ritenuti dalla procura di Arezzo ingannevoli per i risparmiatore. Le imputazioni di due dei tre prospetti, però, sono già cadute in prescrizione, e il terzo andrà in prescrizione tra pochi mesi. 

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