Oltre 160 casi in una settimana: tornano a crescere i contagi di Covid. Ma quella che si sta vivendo in questi giorni appare una storia ben diversa da quella narrata durante la pandemia. E l'orizzonte non è a tinte fosche. 

"Per fortuna in questo momento non si sono verificate le drammatiche complicanze degli scorsi anni. Siamo lontani cioè dall'emergenza - spiega il dottor Danilo Tacconi, direttore della Uoc di Malattie infettive dell'ospedale San Donato - . Resta il fatto che la situazione vada monitorata, soprattutto per quanto riguarda le persone fragili. Gli oltre 65enni e le persone fragili devono pensare a fare il vaccino, non solo per l'influenza ma anche per il covid".

Con l'uso degli antivirali - esperienza che ha fatto di Arezzo una realtà sanitaria all'avanguardia, oggi seguita da altre asl toscane - per chi si ammala c'è una cura efficace e accessibile da tempo ad Arezzo. 

"Da quando abbiamo avuto accesso agli antivirali - spiega Tacconi - abbiamo fatto un percorso di prescrizione, con un protocollo aziendale che fin da subito ha visto coinvolti altri reparti, dove i pazienti con covid potevano essere destinati. Oltre a questo è stato attivato un percorso con i medici di medicina generale che possono prescrivere uno di questi farmaci". 

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La recente impennata della casistica ha preoccupato anche le famiglie che hanno visto oggi tornare i propri figli a scuola. "Non ci sono indicazioni rispetto all'uso delle mascherine nelle scuole - spiega Tacconi - ma il buonsenso dice che se il bambino presenta una sindrome febbrile di tipo respiratorio anche se non è covid sarebbe opportuno rimanesse a casa, per non infettare altri bambini o il personale scolastico".