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VIDEO | Arezzo senza aeroporto "è il luogo ideale per la stazione alta velocità". I motivi del comitato

Le parole di Domenico Alberti e quelle di Matteo Galli in collegamento video-telefonico da Bruxelles

Pendolari aretini di medio e lungo tragitto sono gli animatori del comitato per la stazione dell'Alta Velocità ad Arezzo. Da mesi si sono attivati per sensibilizzare cittadini e istituzioni a fornire una risposta adeguata a un bisogno che non può più attendere. Arezzo, che non è mai riuscita ad avere un collegamento comodo dal punto di vista aeroportuale e che per questo è subordinata alle altre città della Toscana e dell'Umbria, chiede fortemente di essere il territorio di localizzazione della nuova stazione dell'Alta Velocità. Le basi perché lo diventi ci sono tutte. La sua posizione baricentrica, l'equidistanza dalle principali città, la direttrice nord/sud che l'attraversa. Il presidente del comitato è Matteo Galli che lavora a Bruxelles e anche per questo di viaggi e di pendolarismo ne sa qualcosa. Con lui anche Domenico Alberti che invece conosce bene il territorio dove potrebbe sorgere, in base allo studio analitico che venne condotto nel 2015 con il coinvolgimento di tre università, e cioé nelle campagne che portano in Valdichiana, nella zona più vicina alla città di Arezzo.

La raccolta firme su change.org veleggia e punta a raggiungere una cifra tonda di 5mila adesioni. Il testo spiega tutte le motivazioni:

Il PNRR rappresenta un'ottima occasione per definire il futuro dei trasporti pubblici in provincia di Arezzo. Le recenti problematiche di natura ambientale ed economica stanno sempre più spingendo all'utilizzo di treni veloci, come mezzo di trasporto per il futuro. La costruzione di una stazione AV in Valdichiana può portare i seguenti benifici alla provincia di Arezzo e non solo: Sviluppo Turistico (Arezzo e provincia diventerebbero ancora più raggiungibili ed appetibili dal punto di vista turistico). Sviluppo economico (raggiungere in maniera veloce i centri economici più importanti del Nord/Sud Italia e attirare investimenti esterni). Sicurezza (la parte Toscana dell'autostrada del Sole è spesso congestionata, piena di cantieri e con la massiccia presenza di mezzo di traposto pesanti). Ecologia (meno inquinamento da CO2: il treno sfrutta energia elettrica che in futuro sarà sempre più prodotta da fonti green). Umbria/Valdichiana: Riduzione tempi di percorrenza per treni AV provenienti/diretti da/verso Perugia/Terontola-Cortona stimati sui 6/7 minuti. Con un investimento di alcune decina di milioni di euro, potremmo avere una Stazione AV ad un passo dalla città di Arezzo. La possibilità di raggiungere molte città italiane importanti in maniera veloce e sicura porterà un cambio di mentalità nel modo di muoversi: molte persone per motivi di lavoro/studio/turismo e salute preferiranno l'uso del treno a quello del proprio mezzo privato. Dobbiamo convincere le nostre istituzioni che questa stazione AV ha lo scopo di rendere la provincia di Arezzo ancora più competitiva, efficiente, collegata con l'Europa e attenta anche alle tematiche green.

Nel video di copertina l'intervista a Domenico Alberti e il collegamento telefonico cn Matteo Galli da Bruxelles.

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