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Venerdì, 19 Aprile 2024

VIDEO | Cicerchia grandi numeri: "Ci danno per favoriti, è un orgoglio. Con Scortecci vincere è più facile"

Undici lance d'oro conquistate, dodici volte sul centro. Il giostratore di Santo Spirito va a caccia di un altro record dopo il lutto per la scomparsa della mamma Donatella: "Lei non avrebbe voluto vedermi distratto dai brutti pensieri. Domenica penserò solo a fare bene"

30 anni compiuti lo scorso 4 agosto, 19 Giostre corse, 11 lance d'oro conquistate, 12 volte sul V, un solo compagno sulla lizza (Gianmaria Scortecci). I numeri di Elia Cicerchia dicono tanto, quasi tutto, e raccontano di un enfant prodige del Saracino, capace di imporsi quand'era poco più che un ragazzino e di confermarsi adesso che è diventato uomo. I 12 successi in piazza di Enrico Vedovini, ex rivale di mille battaglie, sono a portata di lancia. Le 13 vittorie di Martino Gianni, vecchio maestro di cavalli e un po' anche di vita, poco più in là. I 14 trionfi di Vannozzi e Gallorini, i 15 di Torrini, raggiungibili a passo lesto se il rendimento contro il buratto resterà quello di sempre, sopra la media e al di là di ogni aspettativa.

Domenica, con Porta Santo Spirito primo in ordine di uscita, potrebbe essere proprio Cicerchia ad aprire la piazza, cosa che gli è capitata solo una volta all'alba della carriera (e andò sul centro). Lui e Scortecci, capaci di risollevare i gialloblu da un lungo periodo buio, hanno la possibilità di portare il quartiere in testa all'albo d'oro in solitaria, impresa che dieci anni fa sembrava impossibile.

In mezzo alle cifre di una supremazia certificata dalla piazza, c'è anche il risvolto umano, mai come stavolta legato a doppio filo al rendimento sulla lizza. Non sarà un Saracino come gli altri per Cicerchia, che lo scorso 22 agosto ha perso la mamma Donatella. Un lutto pesante, mitigato in parte dall'affetto trasversale che il mondo della Giostra gli ha manifestato.

"Non so se domenica avvertirò un brivido particolare quando entrerò in piazza. Cercherò di isolarmi, di concentrarmi su quello che devo fare. E proverò a vincere, perché mia madre non avrebbe voluto vedermi distratto dai brutti pensieri o dai ricordi".

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