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VIDEO | Addio terrazzino, la consegna della lancia d'oro torna in tribuna. Venerdì l'annuncio

Dopodomani la riunione del comitato per la sicurezza, poi l'ufficialità del cambiamento a partire dalla Giostra del 17 giugno. Il prefetto De Luca: "Massima attenzione alla sicurezza"

Addio terrazzino. Venerdì verrà ufficializzato il ritorno al passato, con il cerimoniale di consegna della lancia d'oro spostato in tribuna. Come una volta, come sette anni fa, quando si decise di dare un taglio alla tradizione per salvaguardare l'ordine pubblico. Troppa ressa intorno al rettore di turno nel momento in cui gli veniva affidato il trofeo della Giostra, con il rischio che figuranti e quartieristi travolgessero le autorità, il rettore stesso e pure la lancia.

Ma il piano B studiato nel 2016 ha funzionato a metà. Se è vero che i vincitori hanno sempre potuto festeggiare senza incidenti, è vero pure che il balcone che dà su Borgunto non ha riscosso grandi consensi. Asettico, distante (in tutti i sensi) dal popolo, lontano dal clima verace che ha caratterizzato il Saracino fin dagli albori: a molti, dentro e fuori la Giostra, non piaceva. Troppo complicata, per motivi logistici, la soluzione Fraternita. E da più parti si è spinto per rispolverare il vecchio canovaccio, magari con qualche decisivo accorgimento in più legato alla sicurezza e all'incolumità dei presenti. Senza contare che i privati cittadini che abitano lì, nell'appartamento con il balcone, dopo anni di disponibilità hanno cortesemente fatto presente che un'altra soluzione l'avrebbero accolta di buon grado.

"Venerdì mattina alle 10.30 si terrà il comitato per la sicurezza in vista della Giostra del 17 giugno - ha detto oggi il sindaco Alessandro Ghinelli. Lì verrà presa una decisione definitiva. E poco dopo, alla conferenza stampa di presentazione della lancia dedicata a Luca Signorelli, daremo l'annuncio".

Una versione confermata in toto dal prefetto Maddalena De Luca: "Stiamo lavorando a una soluzione che riporti la consegna della lancia in piazza. Analizzeremo tutti i punti che riguardano l'ordine e la sicurezza pubblica, che per quanto mi riguarda sono fondamentali".

L'unico a coltivare qualche rimpianto per non poter arrampicarsi ancora in terrazza sarà Ezio Gori, rettore di Porta Santo Spirito. Mentre i suoi colleghi non nascondevano la volontà di innestare la marcia indietro, lui ha sempre plaudito alla nuova location. Da lassù ha sollevato al cielo otto lance, comprese le ultime due, scalando l'albo d'oro fino al primo posto. Un po' di nostalgia sarebbe assolutamente giustificata.

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