Il rapporto con il figlio Claudio, bandiera e capitano della squadra che ha deciso di ritirarsi a 34 anni dopo l'ultima grande impresa. La soddisfazione per aver riconquistato la serie B dopo una tiratissima finale playoff. La gioia di un risultato sportivo e gestionale che premia gli sforzi degli ultimi anni. E la fibrillazione per costruire un organigramma all'altezza della nuova categoria, sia a livello tecnico che societario, con nuove sfide da affrontare e nuovi ostacoli da superare.

Mauro Castelli, presidente della Scuola Basket Arezzo che ieri è stata ricevuta in Comune e mercoledì sera ha festeggiato al PalaEstra con i tifosi, il sindaco Ghinelli e l'assessore Scapecchi, è un uomo che non ama crogiolarsi sugli allori e che ha già preso di petto il futuro, nonostante siano trascorsi solo pochi giorni dalla indimenticabile gara 5 di Prato, con la vittoria più bella di tutte.

"Cosa servirà in più l'anno prossimo? Se dovessi essere brusco e sfacciato, direi che serviranno soprattutto i soldi. Adesso viene il bello, andrò in giro a cercare un sostegno da parte dell'imprenditoria aretina. Qui siamo persone serie, lavoriamo con professionalità, siamo impegnati nel sociale, abbiamo centinaia di tesserati. La Sba è una bella vetrina, mi auguro che questo dettaglio venga colto. Legarsi a noi porterebbe un buon ritorno, ne sono sicuro: basti pensare che dal nostro palazzetto transitano 97mila persone l'anno. Sinceramente, un aiuto me l'aspetto. Con Evangelisti, il nostro coach, parleremo presto. Per quanto ci riguarda, questa è casa sua. So anche che Marco ha delle ambizioni, com'è giusto che sia. Gli ho lasciato un po' di tempo per verificare se gli si apriranno nuove prospettive e in quel caso sarei felicissimo per lui. Altrimenti andiamo avanti insieme". 

Amen Sba Arezzo, premiate giovanili e prima squadra