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Terreni in concessione per agricoltori bio: Frateninta e Comune aprono il bando

L'iniziativa è quella che la Fraternita dei Laici e il Comune di Castiglion Fibocchi hanno rivolto ai giovani aspiranti agricoltori: ecco i requisiti per accedere al bando

Sette ettari a disposizione di agricoltori tra i 18 e i 40 anni. Sono in Comune di Castiglion Fibocchi e la Fraternita dei Laici a lanciare l'iniziativa pubblicando sui loro siti istituzionali il bando rivolto a tutti coloro che intendano impegnarsi nell’attività primaria con il metodo biologico. In particolare, l’avviso prevede di mettere a disposizione dei soggetti interessati, in forma singola o associata, due distinti appezzamenti situati nel territorio comunale di Castiglion Fibocchi della superficie di circa 3,5 ettari ciascuno ad un prezzo simbolico di locazione.

Uniche condizioni richieste: l’età (come già detto, tra i 18 ed i 40 anni), l’impegno ad adottare l’agricoltura biologica, la redazione di un semplice piano di utilizzo. La durata del contratto di affitto di fondi rustici è prevista in quindici anni; ciascun soggetto potrà partecipare all’assegnazione di un solo appezzamento di terreno.

"Questa iniziativa - specifica il primo rettore Pier Luigi Rossi - è l’ulteriore dimostrazione di come la Fraternita dei Laici, pur essendo la più antica della città di Arezzo con i suoi 759 anni di attività, sia una realtà contemporanea con lo sguardo rivolto ai giovani. Il magistrato, questa volta grazie al supporto del Comune di Castiglion Fibocchi, crede fermamente che produzioni agricole e salubrità alimentare debbano procedere di pari passo, motivazione principale che è alla base della scelta di optare per colture bio in tutte le tenute che contano oltre 1.200 ettari di appezzamenti. L’obbiettivo è quello di proporre e realizzare un progetto che porti il Comune di Castiglion Fibocchi ad essere il primo d'Italia ad avere tutto il suo territorio agricolo lavorato con agricoltura biologica”.

Il sindaco di Castiglion Fibocchi, Marco Ermini, ha ringraziato la Fraternita della "sua costante vicinanza verso la comunità castiglionese, in memoria del conte Giovan Battista Occhini che lasciò in eredità ben 600 ettari di buon terreno agricolo".

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