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Siccità in altura: fonti asciutte, rifornimenti con autobotti. Il gestore: "Ma l'acqua in casa è garantita"

Paolo Nannini, presidente di Nuove Acque, fa il punto sul momento critico: "Nel territorio aretino non ci sono problemi. Anche grazie al fatto che le perdite sono del 23% in provincia e del 18% ad Arezzo città". La media italiana è del 42%

Già da primavera era scattato l'allarme siccità e Nuove Acque era corsa ai ripari, grazie ai "cacciatori di sorgenti". Soprattutto per non rimanere a secco nelle zone più impervie della provincia, dove l'acqua dell'invaso di Montedoglio non può arrivare per limiti orografici, come in Alto Casentino. Con l'arrivo dell'estate, i timori si sono rivelati più che fondati: temperature oltre la media stagionale e scarsità di precipitazioni. Tanto che, in Casentino, alcune piccole fonti si sono già seccate. Non si registrano tuttavia problemi di disponibilità di acqua corrente nelle abitazioni del territorio coperto dal servizio di Nuove Acque (provincia di Arezzo, tranne alcuni comuni valdarnesi serviti da Publiacque, e Valdichiana senese): in alcune zone del Casentino o della Valtiberina, ad esempio, la risorsa idrica arriva con autobotti. Altra area che può presentare criticità è la Valdichiana meridionale, dove l'adduzione da Montedoglio non è ancora a regime. Ma, finora, nessun problema. "Siamo tranquilli - spiega Paolo Nannini, presidente di Nuove Acque - almeno per il momento. Montedoglio conta ancora oltre 55 milioni di metri cubi d'acqua, sufficienti per uso potabile del territorio. Certo, se la siccità dovesse proseguire fino ad autunno inoltrato sarebbe allarmante".

Perdite al 23% contro il 42% in Italia

Arezzo può godere anche di un fattore di non poco conto, come perdite della rete idriche decisamente sotto la media nazionale e regionale. La stima, a livello italiano, è di una dispersione del 42%, ovvero 42 litri di acqua perduti ogni 100 immessi nelle tubazioni. Ad Arezzo città le perdite sono del 18% e nel resto del territorio coperto da Nuove Acque del 23%. Negli ultimi mesi, la società ha avviato nuovi lavori di ottimizzazione e distrettualizzazione delle reti che riguardano dieci comuni dell’aretino e della provincia di Siena, per un investimento di oltre 390mila euro. Ma la società ha anche una task force attiva tutto l'anno che si occupa solo di ricerca perdite, che sfrutta, per l'appunto, la distrettualizzazione: Arezzo, ad esempio, è divisa in 36 anelli. Ognuno di questi ("Tortaia", "Saione", etc.) ha la propria misurazione della pressione e della portata dell'acqua, per permettere agli operatori di Nuove Acque di intervenire con precisione, qualora ci fossero disservizi legati alle perdite.

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