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Un terzo dei maturandi è indietro di un anno. Orientamento e conoscenza contro la dispersione scolastica

Si è aperta la due giorni di Orienta-Mente l'appuntamento annuale dedicato ai giovani studenti aretini che dovranno scegliere il proprio percorso formativo

Un terzo dei diciottenni aretini è indietro di un anno. Che siano stati bocciati o abbiano cambiato scuola una fetta importante degli iscritti alla quinta superiore, quelli che dovranno affrontare l’ultimo anno e poi concentrarsi sulla carriera universitaria, si trova in questa situazione di svantaggio formativo. Una fotografia preoccupante che dimostra, più che mai, quanto l’orientamento scolastico sia fondamentale per una corretta e consapevole scelta sul percorso di studi più idoneo alle proprie inclinazioni, possibilità e doti. 

“Per quello che riguarda la nostra provincia - ha spiegato il provveditore agli studi, Roberto Curtolo - circa 800 degli attuali diciottenni ha perso un anno di studio e la metà di loro lo ha perso nel primo anno di scuola. Questo sta a significare che la scelta non pienamente consapevole del piano di studi influisce molto sul futuro scolastico. Ma non solo. Ritarda anche l’inserimento nel contesto del mercato del lavoro”.

Dal punto di vista della dispersione scolastica, stando ai calcoli forniti dall’ufficio scolastico territoriale, Arezzo è la provincia con le cifre più alte. Tanti gli studenti che interrompono la propria formazione e tanti anche coloro che non studiano e non cercano un impiego (i cosiddetti Neet). Un'intera generazione persa, arenata nelle proprie incertezze.

"E' per questa ragionte - conclude Curtolo - che scegliere la scuola giusta e il contesto di studio più idoneo alle proprie esigenze è quanto mai indispensabile per scongiurare la dispersione e l’abbandono scolastico. Essere consapevoli delle varie opzioni consente di scongiurare un fenomeno troppo dilagante".

Con questo obiettivo si è aperta l’edizione 2019 di Orienta-mente, giornata dedicata agli studenti delle classi terze delle medie inferiori e a quelli delle quinte per le scuole superiori. Entrambi sono stati chiamati a farsi un’idea più precisa sul proprio futuro conoscendo in prima persona le scuole, le facoltà, i percorsi professionali e militari post diploma.

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