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Programmazione scolastica: la Provincia incontra gli istituti superiori e le associazioni di categoria

La Presidente Chiassai: "Visti i risultati dell’incontro svolto e i bisogni emersi, riteniamo opportuno creare un tavolo permanente di studio e di approfondimento"

La presidente Silvia Chiassai Martini e il consigliere provinciale Alessandro Rivi hanno avviato questa mattina, venerdì 6 settembre, un tavolo di lavoro presso la Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo, dove, insieme al segretario generale della Camera di Commercio di Arezzo Dr. Giuseppe Salvini, hanno incontrato i sindaci dei comuni sedi di istituti secondari di secondo grado, i Presidenti ed i referenti delle Conferenze Zonali per l’istruzione, l’ufficio scolastico territoriale, i dirigenti scolastici degli istituti superiori e le associazione di categoria, per fare il punto sul fabbisogno reale occupazionale e la programmazione dell’offerta formativa per le vallate del territorio. Tutto questo per dare l’opportunità ai giovani di una reale possibilità immediata di lavoro nelle aziende del territorio. L’iniziativa di questa mattina nasce da una riflessione fatta e condivisa con la Camera di Commercio e l’ufficio scolastico territoriale di Arezzo.

“La Provincia, com’è noto, ha tra le competenze più importanti, - commenta la presidente della Provincia - lasciate dalla legge Delrio, quella di predisporre i piani annuali di programmazione della rete scolastica. Una competenza che, se svolta con responsabilità, può rappresentare un servizio importante per la comunità locale e pertanto, non a caso, attribuita ad un Ente intermedio. Un Ente intermedio che, che per sua natura, può costituire un equilibrio fra gli interessi delle varie vallate. La Provincia nel passato aveva la competenza di elaborare i piani di sviluppo locale, che avrebbero dovuto valorizzare e sostenere le singole vocazioni dei territori, elaborando proposte di formazione e istruzione, per garantire i profili professionali necessari allo sviluppo economico. Non sempre è avvenuto, attualmente poi la situazione si è aggravata, non avendo più le competenze relative alle politiche economiche del territorio. Da questa analisi si è ritenuto indispensabile, per elaborare piani di programmazione scolastica concreti ed efficaci, chiedere la collaborazione dei soggetti presenti nel tessuto economico, per creare un osservatorio permanente da cui le istituzioni scolastiche possano prendere riferimenti per inoltrare proposte concrete di programmazione. Ringrazio sentitamente la Camera di Commercio, per la disponibilità offerta sia a sostenere questo giornata, ma in particolare per aver messo a disposizione i propri report e la propria competenza, e le associazioni di categoria che hanno da subito offerto la propria collaborazione. Dai primi dati pervenuti, si comprende quanto sia importante arrivare alle famiglie, veicolando l’informazione che il mercato richiede figure professionali con valenza operativa. La grossa scommessa che ci troviamo davanti è quella di sensibilizzare studenti e genitori a cogliere i segnali che arrivano dagli ambienti lavorativi, abbandonando gli stereotipi culturali e di status sociale.
Dall’altra parte le istituzioni scolastiche, in particolare quelle che offrono corsi professionalizzanti, devono garantire però positivi livelli d’istruzione e di cultura generale, per erogare un patrimonio culturale per la vita. La sfida infatti è quella di dovere fornire un bagaglio di nozioni e competenze in continuo divenire, finalizzate ad “un sapere essere, ma anche ad ad un sapere fare”, cosi da creare una formazione culturale per la crescita del sé e una formazione di abilità e strumentalità in linea con le richieste del mondo del lavoro. Da qui, visti i risultati dell’incontro svolto e i bisogni emersi, riteniamo opportuno creare un tavolo permanente di studio e di approfondimento per arrivare a elaborare tutti gli anni a settembre, proposte di programmazione da inserire nei piani annuali consone ai bisogni del territorio. Questo intento risponde anche agli indirizzi della Regione Toscana che chiede di inserire nei tavoli di concertazione per la programmazione la Camera di Commercio e il centro per l’impiego, creando così una sinergia positiva fra le varie componenti attive dell’ ambito produttivo e imprenditoriale. Un percorso questo che ha sicuramente bisogno di tempo, per raggiungere buoni risultati, per questo chiedo la collaborazione di tutti per far decollare un osservatorio permanente dei bisogni effettivi, una programmazione vera, utile e una sensibilizzazione degli utenti-famiglie”.

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