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VIDEO | Piscina comunale no green pass. Il sindaco: "Palla alla magistratura, possibile sequestro"

Nella giornata di ieri, 18 gennaio, è poi arrivata l'ordinanza del sindaco Ghinelli che, in seguito agli esiti delle valutazioni chieste alla Asl sull'impatto pandemico e sanitario di tale gestione, ha deciso di ordinarne la chiusura

"Siamo di fronte ad una persona, il gestore, che ha firmato la notifica di consegna dell'ordinanza sindacale intingendo nell'inchiostro rosso un polpastrello. Credo che questo fatto si commenti da solo". Sulla questione riguardante la piscina comunale il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli non ha alcun dubbio. "Quello che dovevo e potevo fare l'ho fatto" e il mancato rispetto delle indicazioni di chiusura e sospensione dell'attività da parte del gestore "avranno conseguenze ben più pesanti che le mere sanzioni amministrative".

Continua il braccio di ferro tra l'amministrazione comunale e il Centro Sport Chimera, società che si occupa del palazzetto del nuoto. Nella serata di ieri è stata notificata ai gestori l'ordinanza di chiusura della struttura in seguito al mancato adeguamento alle discipline anti Covid imposte dalla legge. Questa mattina però, in barba ad ogni provvedimento sindacale, la struttura è rimasta accessibile agli utenti che hanno potuto entrare senza obbligo di esibire il green pass.

"Un atteggiamento insensato - ha esordito il sindaco Ghinelli - questa ulteriore violazione comporterà delle sanzioni penali. Verrà sporta denuncia alla procura della Repubblica e, stando così le cose, sarà la magistratura a disporre la chiusura prima e il sequestro dell'immobile poi. Per conto mio non ho esitato ad agire non appena ho ricevuto certezza dall’autorità sanitaria del rischio di un aumento dei contagi conseguente al comportamento del gestore. Non ho firmato quell'ordinanza a cuor leggero perché ero ben consapevole che così facendo avrei impedito ai cittadini di effettuare attività fisica e accedere ad un servizio molto apprezzato. Purtroppo però il gestore non ci ha lasciato scelta".

Ma come è nata la questione?

I responsabili della struttura di viale Gramsci, che hanno in carico anche quella di Fioano della Chiana, già dallo scorso settembre hanno dimostrato la propria contrarietà ad adeguarsi alle indicazioni governattive. In particolare i controlli riguardanti il possesso del green pass per l'accesso ai corsi e alla struttura non sono mai avvenuti. Perché? "Il nuoto è un'attività per tutti" hanno più volte sostenuto i responsabili, “per noi è sufficiente esibire il certificato medico di idoneità fisica”. Ne sono seguiti accertamenti, controlli e sanzioni da parte della Municipale fin tanto che la questione è approdata sul tavolo del prefetto a cui sarebbe spettato il compito di disporne la chiusura amministrativa. Così non è avvenuto perché al termine delle scadenze indicate dalla normativa, sarebbe stato ravvisato un vizio di notifica per cui l'intero procedimento prefettizio si è arenato. Nella giornata di ieri, 18 gennaio, è poi arrivata l'ordinanza del sindaco Ghinelli che, in seguito agli esiti delle valutazioni chieste alla Asl sull'impatto pandemico e sanitario di tale gestione, ha deciso di ordinarne la chiusura. Un obbligo ad oggi ignorato dai gestori.

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