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Operazione "Pietra filosofale", quattro aretini arrestati per riciclaggio

Due anni di indagini hanno portato ieri la Guardia di Finanza di Bologna ad eseguire provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di quattro imprenditori del settore orafo (tre aretini e uno di Castiglion Fibocchi) accusati di "associazione a delinquere, riciclaggio di proventi illeciti e ricettazione con l’aggravante del reato transnazionale".

Secondo la Guardia di Finanza, i quattro costituivano uno degli anelli centrali di una complessa catena. In pratica avrebbero venduto barre d'oro, ottenute fondendo metallo di provenienza illecita, ad un cittadino turco che le pagava con soldi, anche in questo caso, di provenienza illecita. Proprio per questo ieri sarebbe stato portato a termine anche un blitz a Castiglion Fibocchi.

Poi una volta tornato nel suo Paese, il  50enne riusciva a immettere le barre nel mercato ufficiale, ripulendo di fatto il metallo, grazie ad un giro di fatture fittizie emesse da una sua società situata in Romania, nei confronti di una società turca, della quale sempre lui era titolare. 

L'operazione, che vedeva soldi trasformarsi in oro, è stata denominata “Pietra Filosofale”, e ha portato i finanzieri del Comando Provinciale di Bologna a eseguire in Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Basilicata 10 ordinanze di custodia cautelare (7 in carcere e 3 agli arresti domiciliari), e numerose perquisizioni locali e personali. Sono inoltre in fase di esecuzione quattro “mandati di arresto europei” in Romania e Turchia.

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