Pieroni: "La Cava è una garanzia, che non perda l'entusiasmo"
Mercato, budget e cifre. Il direttore generale chiede unità di intenti e lancia un messaggio alla piazza.
"Questa conferenza stampa dovevo farla da tempo". Ermanno Pieroni varca la soglia della sala stampa alle 12 in punto sistemando sul tavolo una cartellina verde con all'interno alcuni appunti. "Vorrei tranquillizzare tutti - esordisce il direttore generale - questa conferenza è stata convocata per parlare di mercato, di numeri e chiarire alcune aspetti". Pochi i riferimenti diretti ad Anselmi, con l'attenzione focalizzata soprattutto sui numeri.
E proprio dai numeri parte il direttore generale parlando di una raccolta sponsor che non è andata secondo le aspettative così come il risultato della campagna abbonamenti e gli incassi al botteghino. Mancate entrate e uscite lievitate tra la gestione ordinaria, quella dello stadio, e i progetti per il futuro a livello organizzativo che riguardano la creazione di un pozzo e la manutenzione dei campi di gioco. Numeri che parlano di un budget lievitato attorno ai tre milioni ma pur sempre lontano da Entella, Novara e Pro Vercelli. E poi c'è il mercato.
Direttore però viene da chiederle comunque perchè ha deciso di parlare alla vigilia di una partita?
"Forse è il giorno meno adatto ma io non ho detto nulla di particolare ma ho solo snocciolato alcune cose, ho presentato i fatti come stanno. E' giusto far sapere all'esterno numeri e dati oltre a considerazioni personali. E' necessario fare chiarezza e il mio era un intervento chiarificatore con osservazioni costruttive".
Secondo lei è possibile ricucire i rapporti tra Anselmi e La Cava?
"E' l'augurio di tutti quelli che hanno a cuore l'Arezzo perchè per andare avanti serve compattezza. Tutti insieme abbiamo contribuito alla vittoria della battaglia totale. Oggi è esclusivamente Giorgio La Cava a portare avanti il fardello e mi auguro che non venga mai meno il suo entusiasmo. Lunedì il presidente verserà i 130mila euro che corrispondono agli stipendi di giocatori, staff tecnico e dipendenti. Purtroppo era ammalato anche se in giro qualcuno ha messo voci non corrispondenti al vero".
Il budget è stato effettivamente superato?
"Abbiamo 23 giocatori di proprietà - sottolinea il direttore generale - abbiamo speso solo 20mila per Rolando, gli altri sono arrivati a costo zero. Due giocatori come Basit e Buglio sono valutati oltre 2 milioni di euro e a gennaio hanno avuto richieste. E' merito di La Cava se non sono partiti, ad aprile potranno essere firmati i preaccordi e i giocatori potrrebbero patire a fine stagione. Tra l'altro proprio poche ore fa sono stato contattato da un'altra società che segue Basit. L'area tecnica ha prodotto 300mila euro dalla cessione di Benucci e altri 300mila euro da compartecipazioni incondizionate da parte delle società che ci hanno dato i giocatori. Soldi che l'Arezzo ha utilizzato per saldare le scadenze e le varie spese. Poi come ho detto ci sono state alcune entrate che sono arrivate in forma ridotta da quanto preventivato".
Perchè ha parlato di entusiasmo riferendosi al legame tra Giorgio La Cava e l'Arezzo?
"Penso che La Cava abbia bisogno di essere ammirato e applaudito per quanto fatto anche se come è normale nel calcio si possono commettere degli errori. Chi sborsa soldi vuole essere stimato e rispettato".
Più facile vender il 20 per cento o provare a ricucire con il socio che ha già il 20 per cento?
"Bella domanda. Nel cda del 18 gennaio La Cava ha detto di essere disponibile a cedere una parte delle proprie quote ad imprenditori aretini alla stessa cifra con cui le ha acquisite. Abbiamo avuto contatti con altri imprenditori aretini, amici, e altre persone che potrebbero darci una mano. Speriamo si creino i presupposti migliori per arrivare a fare in modo che non sia solo La Cava a sborsare somme ingenti nell'Arezzo".
Guardano la classifica in cosa spera adesso?
"Stiamo con i piedi per terra che fin qui è stata questa la nostra forza anche se spero il più in alto possibile".