VIDEO | Paola Petruccioli da oggi alla guida di Coingas. Centro sinistra: "Metodi arroganti, astenuti sul nome"

Nessun voto contrario ma dei distinguo ci sono stati. Il centro sinistra presente si è astenuto: "Non condividiamo i metodi, è una spartizione politica fatta fuori dall'azienda, le dimissioni di Scortecci non ci convincono"

Enrica Cherici 01 giugno 2023 17:29

L'avvocatessa aretina Paola Petruccioli (nella foto sotto) è la nuova amministratrice unica di Coingas. Questa mattina si è tenuta l'assemblea dei comuni soci e il 70% delle quote dei presenti e delle deleghe ha votato per lei. Ad astenersi sono stati i sindaci di centro sinistra. Assente Cortona. Ha votato a favore il comune di Subbiano.

Nel corso dell'assemblea ci sono stati ringraziamenti all'amministratore uscente, dimissionario, Franco Scortecci, ma lui non è stato presente. A condurre l'assise è stato il presidente del collegio sindacale Stefano Parati che aveva anche emesso la convocazione. Ad annunciare il nome di Petruccioli è stato invece l'assessore designato dal sindaco Ghinelli e cioé Simone Chierici: "È stato scelto un profilo di una professionista che rispecchia le richieste e le necessità di Coingas, siamo soddisfatti anche della percentuale di voto, come ci aspettavamo."

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Nei corridoi malumori si sono registrati da qualche sindaco di vallata anche di area di centro destra. Una dichiarazione ufficiale è invece arrivata da Roberta Casini di Lucignano ( la dichiarazione al telefono nel video di copertina) che ha spiegato la posizione assunta con i colleghi di centro sinistra: "Abbiamo denunciato un metodo arrogante, soprattutto del comune di Arezzo, non ci hanno convinto le dimissioni di Franco Scortecci, nell'ultima assemblea abbiamo votato all'unanimità il bilancio e lui ha presentato una serie di sviluppi futuri che non facevano certo pensare che avesse intenzione di dimettersi e poi la sua assenza oggi, sarebbe stato lì a salutarci come è tipico nel suo carattere. Questo ci ha disturbato, non ci piace che ci siano queste manovre nelle partecipate, dovevamo pensare al futuro. Anche Estra è in un momento delicato, Arezzo dovrebbe essere forte per rivendicare quello che gli spetta. Sicuramente c'è una strategia politica che non capiamo, ma che sicuramente non fa bene al territorio. Sul nome ecco che si è delineata un'astensione, non siamo stati messi in condizioni di potere decidere."