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Assemblea Coingas, sdegno Pd sulla mancata parte civile: "21 sindaci erano a favore"

Ruscelli: "Decisione sorprendente e il sindaco di Bibbiena con la sua astensione ha fatto da sponda"

"Una decisione sorprendente, contraria alla volontà di 21 comuni di centro sinistra, civici e anche di centro destra". Con queste parole Francesco Ruscelli, segretario provinciale del Pd, commenta l'esito dell'assemblea di Coingas, conclusa ieri con la bocciatura della delibera di costituzione di parte civile nel procedimento fissato di fronte al gip per il prossimo 23 marzo, che vede tra gli imputati anche il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, l'assessore del Comune di Arezzo Alberto Merelli, l'attuale amministratore unico di Coingas e il suo predecessore, rispettivamente Franco Scortecci e Sergio Staderini, oltre che il presidente stesso di Estra Francesco Macrì. 

Coingas non sarà parte civile: il no del comune di Arezzo e l'astensione di quello di Bibbiena

"La decisione del comune di Arezzo - sostiene Ruscelli - non è stata giustificata e argomentata dal punto di vista giuridico, ma è apparsa frutto solo di una scelta politica. Non abbiamo compreso se tale scelta sia stata condivisa anche dalla giunta per intero o da una sola parte. A fare da sponda inoltre c'è stato il sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli, che astenendosi ha consentito questa operazione. La mancata costituzione di parte civile da parte di Coingas è un fatto molto grave che va contro gli interessi dei cittadini ed evidenzia un conflitto di interessi enorme del Comune di Arezzo in una vicenda che doveva essere gestita in maniera diversa".

La delibera non è stata approvata dall'Assemblea dei soci in quanto era necessario raggiungere la maggioranza del 48,56% del capitale sociale. I Comuni favorevoli alla costituzione di parte civile non erano solo quelli di centro sinistra ma anche Cortona, Castiglion Fiorentino, Capolona e Sansepolcro di centro destra o civici. Determinante, ha ricordato Ruscelli, è stata l’astensione del Comune di Bibbiena che detiene il 5,55% delle quote e non ha consentito di raggiungere il quorum. Contrario alla costituzione di parte civile solo il Comune di Arezzo con il 45.017% delle quote.

Il Pd e i sindaci del Pd che erano presenti in assemblea, parlano di un "treno perso" - con la mancata costituzione di parte civile - e di un potenziale danno per i cittadini stessi. E sottolineano come lo stesso parere richiesto dal Comune di Arezzo ad un legale  per individuare lo strumento giuridico migliore per tutelare la società, indicasse la costituzione di parte civile come soluzione migliore.

E' stato portato in assemblea un parere legale dell'avvocato Scarabicchi - ha spiegato Roberta Casini,  sindaco di Lucignano - che consigliava la costituzione di parte civile e sosteneva che questo fosse lo strumento più idoneo e di maggior tutela per la società. Ma anche a seguito di questo parere , il comune di Arezzo ha dato il suo voto contrario senza motivazione, o meglio sostenendo che era stato quel parere a convincere la vicesindaco a votare contro. Questo per noi è stato un momento di bassa politica. 

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