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Parroco e presidente di una squadra di calcio. Don Salvatore: "Vi presento il Kerygma"

Regole ben precise per la squadra del parroco-presidente iscritta al campionato di Terza categoria, dove non esiste il vincolo pluriennale e si gioca solo per il gusto di scendere in campo.

"Piacere, sono don Salvatore presidente del Kerygma". Si presenta così don Salvatore Scardicchio, il parroco di Ponticino, Pieve a Maiano, Laterina e Casanuova, ma anche patron di una formazione di calcio che si è iscritta la scorsa estate al campionato di Terza categoria.

"I ragazzi sono venuti da me - racconta don Salvatore - e mi hanno detto 'don vogliamo costruire una squadra di calcio'. Benissimo ho risposto anche se pensavo per prendere parte ad un torneo amatorialeE invece mi hanno spiegato che volevano partecipare al campionato di Terza categoria. Ho subito dato il mio ok".

Ma la particolarità del Kerygma non è solo data dal suo presidente ma anche dal regolamento interno ben preciso da seguire.

"Ovviamente sono vietate le bestemmiele proteste nei confronti dell'arbitrodevono essere sempre rispettate le scelte del mister - spiegano i giocatori - chi sbaglia pagaIo ad esempio sono stato multato per l'espulsione nell'ultima partita per doppia ammonizione".

D'altronde la squadra prende il nome dalla parola usata nel Nuovo Testamento per indicare l'annuncio del messaggio cristiano. L'età media è davvero bassa. Sono per lo più ventenni i calciatori del Kerygma che si allenano a Pieve a Maiano giocando le partite interne tra Ponticino e Laterina.

"Giochiamo solo per gusto di stare insieme - raccontano i ragazzi - senza rimborsi e autotassandoci". Già perchè anche se il regolamento è davvero particolare e ferreo i costi sono uguali a quelli di tutte le altre realtà del panorama dilettantistico.

"Abbiamo la fortuna di avere qualche piccola-media azienda che ci sta dando un mano ma per il resto l'autofinanziamento è alla base di tutto - spiega Marco Sereni - non esistono trattative per l'acquisto o la cessione dei cartellini. Chi vuole provare un'esperienza diversa andando a giocare altrove è libero di farlo. Non esistono vincoli sportivi pluriennali: chi viene a giocare nel Kerygma lo fa solo per passione e perchè si trova bene in questo gruppo".

Quella che in estate era una scommessa estiva sta dando i suoi frutti. "In questi primi mesi si asono uniti sempre più ragazzi - prosegue Marco Sereni - adesso possiamo contare su una trentina di giocatoriE questo è solo l'inizio".
 

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