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Soffoca la madre col cuscino, comunità sconvolta: "Inspiegabile". L'ombra dei problemi psichiatrici

Nella notte si è consumato l'omicidio di Assunta Andreini, 85enne di Calbenzano, frazione di Subbiano. È stato arrestato il figlio Manuele Andreini, 47 anni, e interrogato. Era stato lui stesso a chiamare i carabinieri dopo l'accaduto alle 1,15

Si chiamava Assunta Andreini e aveva 85 anni la donna uccisa nel corso della notte in una abitazione bifamiliare tra le campagne di Calbenzano, frazione del comune di Subbiano, tra il capoluogo e Rassina, non lontano dal tracciato della Sr71. È stato il figlio 47enne, che ha confessato il delitto, ad avvertire il 112 con una telefonata alle 1,15 di oggi, venerdì 14 ottobre 2022: "Venite, ho ammazzato mia mamma", ha detto al centralino dell'emergenza. La donna sarebbe deceduta per soffocamento, uccisa con un cuscino premuto sul viso, non a causa di percosse come inizialmente trapelato. Secondo gli inquirenti, l'uomo soffre di problemi psichiatrici.

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Manuele Andreini accusato di omicidio

Sul posto si sono precipitati gli operatori della Misericordia di Subbiano oltre ai carabinieri di Arezzo, con il comandante provinciale Claudio Rubertà e la maggiore Silvia Gobbini, che guida la compagnia di Arezzo. L'uomo che aveva appena telefonato si chiama Manuele Andreini, 48 anni da compiere tra qualche giorno: il padre, da tempo scomparso, aveva lo stesso cognome della propria moglie. Manuele era fuori dall'abitazione prima di condurre le forze dell'ordine all'interno, nell'appartamento a piano terra dove il delitto si è consumato. Era apparentemente tranquillo, ma non è stato in grado di fornire un movente concreto riguardo l'accaduto.

"Un fatto inspiegabile"

"Non ce la facevo più - avrebbe detto ai militari in cerca di risposte - la situazione era diventata insopportabile". Eppure chi conosceva la signora racconta di una donna anziana, ma senza particolari problemi di salute. Una parente della defunta, arrivata di mattina sotto la casa dell'omicidio per capire cosa fosse successo, racconta: "Per me è davvero inspiegabile. Non mi risulta ci fossero problemi in famiglia. La signora stava bene, nonostante gli anni. E poi, spesso, qui c'erano le sorelle di Manuele, che abitano a Subbiano".

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I futili motivi e i problemi psichiatrici

Manuele, operaio, viveva da solo assieme all'anziana madre, che era vedova. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri sarebbe rimasto forse infastidito da qualcosa, ma non è ben chiaro cosa. Agli inquirenti avrebbe fornito motivazioni poco convincenti sul movente, parlando dell'insostenibilità della situazione familiare: circostanza che, però, non trova riscontri nella realtà. Tanto che i carabinieri parlano di "futili motivi" riguardo l'accaduto. Forse uno screzio, uno scambio vibrante nel cuore della notte avrebbe determinato la reazione brutale. O forse niente di tutto ciò: soltanto le ombre di una instabilità mentale sfociata in efferata violenza.

Soffocata con un cuscino

Così l'uomo, recatosi in camera da letto della madre, avrebbe deciso di afferrare un cuscino e premerlo con forza sul volto della donna. Fino al soffocamento. Quando nelle primissime ore della giornata i carabinieri sono entrati in casa, salendo le poche scale dell'ingresso, hanno varcato la seconda porta a destra e sono entrati nella camera dell'omicidio: hanno notato il corpo della donna ancora disteso sul letto, con la testa in una posa innaturale, dovuta probabilmente alla violenza con cui l'assassino ha fatto pressione con il cuscino.

Il luogo del delitto

Interrogato in caserma

Poi il medico legale ha effettuato l'accertamento del decesso, ci sono stati i rilievi del Ris (reparto investigazioni scientifiche) e l'apertura del fascicolo da parte del magistrato di turno Francesca Eva. Manuele è stato scortato dai militari prima in ospedale, poi in caserma dove è stato interrogato. Avrebbe ammesso quanto attribuitogli e d'altronde il quadro indiziario è piuttosto eloquente circa le responsabilità dell'uccisione. I carabinieri hanno effettuato anche una ricognizione sui trascorsi dell'uomo, verificando come fosse stato in cura fin da molti anni fa, per problemi psichiatrici. E mentre in tarda mattinata il furgone della polizia mortuaria trasportava via il corpo dell'85enne, resta soltanto da chiarire cosa abbia realmente scatenato la furia omicida, se sia stato qualcosa di concreto o un fantasma della mente.

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