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"Un incubo". Il direttore del 118, paziente Covid, racconta la sua lotta contro il virus

Durante la conferenza stampa del sindaco Alessandro Ghinelli, il responsabile del 118 interviene fornendo una testimonianza diretta delle conseguenze dell'infezione da Coronavirus

“Non auguro al mio peggior nemico di vivere un’esperienza come la mia”. Le parole sono quelle di Massimo Mandò, responsabile dell’emergenza urgenza per la provincia di Arezzo e, dal 13 marzo scorso, anche paziente Covid-19.

Il medico è stato uno dei primi casi, riguardanti l’ambito sanitario a contrarre l’infezione. “Da quel momento - spiega - sono passati 35 giorni. Ieri mi è stato fatto l’ultimo tampone e per la prima volta ha dato esito negativo. Spero che anche i successivi accertamenti producano lo stesso risultato”.

Una battaglia lunga quella combattuta contro il virus che è risultata, come lui stesso racconta, difficile e terribile.

“I primi dieci giorni sono stati tremendi - continua - ti senti come se ti fosse passato sopra un tir. Malissimo i muscoli, le ossa, la testa perché, ricordiamocelo, questa malattia, ti distrugge anche psicologicamente. Non auguro a nessuno di vivere momenti come quelli che ho passato. Nelle ultime due settimane ho visto un miglioramento sensibile delle mie condizioni. Spero di tornare quanto prima al lavoro perché, i miei ragazzi mi mancano da morire”.

All’interno del reparto di emergenza urgenza, da inizio dell’epidemia ad oggi, otto tra operatori, medici e infermieri hanno contratto il Covid-19.

“Ma nonostante questo - spiega Mandò - chi è rimasto al lavoro non si è risparmiato in nulla. Si è dato da fare al massimo delle proprie forze e con uno spirito di sacrificio unico. E’ a loro che va il mio grazie più sentito. Grazie di cuore anche a tutti i volontari e ai soccorritori che, in queste ultime settimane, hanno fatto un lavoro davvero straordinario”.

E da ultimo un appello lanciato direttamente alla popolazione affinché continui a proteggersi.

“Io che ho provato cosa significa vi dico di non abbassare la guardia - spiega ancora - date retta a quelle che sono le raccomandazioni ministeriali, a quello che dicono gli esperti e le amministrazioni. Non uscite, siate cauti, agite con misura. Vivere quello che ho vissuto è un incubo”.

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Nb: nel video di copertina un estratto della conferenza stampa del sindaco Alessandro Ghinelli (sabato 18 aprile)

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