rotate-mobile

Luigi Luchierini raccontato dalla figlia: "Ha amato tanto questa città, Arezzo non lo dimentichi"

Oggi alle 15 l'ultimo saluto all'interno della cattedrale all'ex sindaco di Arezzo. Questa mattina a palazzo comunale si è aperta la camera ardente

"Arezzo non dimentichi dell'amore che mio padre gli ha riservato". Secondo Francesca, figlia dell'ingegnere Lucherini nonché assessora della giunta Ghinelli, è questa l'eredità che la città dovrebbe custodire in memoria del suo ex primo cittadino. Si è aperta questa mattina, 10 agosto, all'interno di palazzo Cavallo, la camera ardente dove familiari, amici e cittadini hanno potuto rendere omaggio a Luigi Lucherini, sindaco dal 1999 al 2006, deceduto ieri 9 agosto a 92 anni. Oggi alle 15, in duomo, si svolgeranno i funerali.

Nelle ultime ore sono state tante le attestazioni di cordoglio giunte ai figli e alla moglie Marida. "Luigi era un uomo per il quale non potevi non provare empatia - ricorda la vicesindaca Lucia Tanti - Era un visionario ma concretissimo. Ha pensato prima di altri come fare di Arezzo una città grande e una grande città. Ha dato il via ad una stagione di rinnovamento senza precedenti gettando basi così solide che ancora oggi noi, come amministrazione, teniamo a mente per orientarci nel nostro lavoro. Di lui ricorderò sempre l'entusiasmo, la professionalità, il rigore ma anche la parte più semplice, quella dell'amico che giocava a carte attorno ad un tavolo coi miei genitori".

Il ricordo della figlia Francesca

"Quando sono stata scelta dal sindaco Ghinelli come componente della sua giunta mi trovavo a Milano - racconta la figlia - a dirmelo per primo fu mio padre. Mi chiamò al telefono e disse: 'Sei diventata assessore'. Rimasi basita perché non me lo aspettavo. Poi aggiunse 'e sai quale delega hai ricevuto? L'urbanistica'. Ecco lui non me lo disse in quella circostanza però, lo sentii dalla sua voce, era molto contento".

Luigi Lucherini, come noto, è stato il primo sindaco di centrodestra a governare la città dal secondo dopo guerra al 2015. "Quando venne eletto ero incinta di mia figlia - racconta ancora Francesca - ero in casa e ad un certo punto da fuori sentì urlare: 'Abbiamo vinto’. Corsi per strada, la gioia era incontenibile. Mi precipitai in piazza del Comune e appena entrata nel chiostro vidi mio babbo lanciato in aria come un bambino dai suoi amici e colleghi di coalizione. Fu una giornata incredibile. Da lì è partito un bel percorso per lui". Un viaggio iniziato nel vecchio millennio e terminato nel 2006. "Era felice. Adorava il suo ruolo di sindaco in mezzo alla gente. Ogni volta che progettava qualcosa lo faceva con lo stesso spirito di quando lo si fa per sé stessi, con amore e attenzione. Tutto questo, e altri aneddoti della sua vita pre amministrativa, sono raccontanti nel libro che ha ultimato pochi giorni prima di lasciarci. Nessuno di noi in casa lo ha potuto leggere ma sappiamo quanto questo suo lavoro era per lui importante. Ci teneva moltissimo a terminarlo e darlo presto alle stampe a breve e così faremo in sua memoria”.

Le scale mobili, la Giostra e suor Rosalba assessora. Arezzo saluta Luigi Lucherini

L'arrivo della salma di Luigi Lucherini a Palazzo Cavallo

Video popolari

Luigi Luchierini raccontato dalla figlia: "Ha amato tanto questa città, Arezzo non lo dimentichi"

ArezzoNotizie è in caricamento