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L'apertura del museo dell'oro, il Pnrr e il piano per riportare la Chimera ad Arezzo. Ghinelli: "Faremo i salti mortali"

Durante la conferenza di fine anno, il primo cittadino di Arezzo fa il punto sulle progettualità prossime e in essere. "Con Giani stiamo discutendo sulla possibilità di far tornare la Chimera in città"

I fondi del Pnrr, la ex area Lebole, le infrastrutture e poi il museo dell'oro, il ritorno della Chimera ad Arezzo e l'emergenza sanitaria. Sono soltanto alcuni dei punti trattati dal sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, durante la conferenza stampa di fine anno svoltasi all'interno del palazzo comunale. Impegni di non poco conto ai quali l'amministrazione dovrà dare necessariamente seguito anche nel 2022. "Sicuramente - ha specificato il primo cittadino - tra le prossime priorità c'è quella che vedrà la nostra giunta impegnata a organizzare il sistema di progettazione dei fondi in arrivo col piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Dovremo trovare delle strategie utili per assumere personale e dare corso a quei piani che abbiamo in testa ma che ancora non sono stati completati oppure, rispolverarne di vecchi e attuabili entro il 2026. Si tratta di una grande sfida, faremo i salti mortali per riuscire ad utilizzare questi denari". Ambiente, digitalizzazione e efficientamento i grandi settori sui quali, come noto, affonda il Pnrr che, così come specificato nei documenti ministeriali, porterà nelle casse delle amministrazioni locali nuova liquidità. "Non possiamo permetterci di farci trovare impreparati - continua Ghinelli - In questo senso, ad esempio, mi sono rivolto alla Regione e al gestore del trasporto pubblico locale per incentivare l'acquisto di nuovi mezzi ad impatto zero. Come amministrazione faremo quanto possibile per perseguire questo indirizzo. Ed è per questo che stiamo ultimando il piano per acquistare veicoli elettrici per i servizi e trasporto scolastico delle scuole comunali. Dobbiamo essere noi i primi a dare il buon esempio".

Infrastrutture, sistema museale e incontro con Garavaglia

Nelle scorse giornate il primo cittadino ha avuto modo di confrontarsi sul ministro per il turismo Massimo Garavaglia. "A lui ho posto alcune questioni riguardanti i collegamenti da e per Arezzo - spiega - le nostre infrastrutture viarie e ferroviarie, lo dimostrano i fatti di questi ultimi giorni, hanno necessità di importanti interventi. Il raccordo Arezzo-Battifolle, ad esempio, sono anni che insistiamo sulla necessità di un suo ampliamento; il sistema parcheggi ha necessità di investimenti per essere implementato; stesso scenario per quanto riguarda i collegamenti via ferro. Non è possibile contare sulla presenza di pochissimi treni ad alta velocità in transito sulla stazione cittadina per raggiungere Roma e Milano. Questioni che, per una realtà in forte espansione turistica come la nostra, devono trovare delle risposte". Ma l'incontro col ministro è stata anche l'occasione per fare il punto sul patrimonio museale. "Il ministro - continua il sindaco - mi ha dato disponibilità sull'avvio del percorso di affidamento all'amministrazione pubblica, sia essa il Comune o la fondazione In Tour, per la gestione unica di tutto il sistema museale ed espositivo che oggi è in mano al ministero della Cultura. Lui stesso ha riconosciuto che chi ha davvero interesse nella divulgazione e fruibilità di questi spazi sono proprio i governi locali". 

La Chimera e il suo ritorno ad Arezzo

"Con il presidente della Regione Eugenio Giani ci siamo confrontati sull'eventualità di riportare ad Arezzo l'opera - spiega - mi ha detto che dobbiamo farlo insieme e in maniera intelligente. Questo significa che dovremo proporre un progetto specifico e molto dettagliato. La sede? È evidente che il museo archeologico potrebbe essere una casa appropriata ma, trattandosi di un manufatto che racconta la particolare abilità del popolo aretino per la fusione dei metalli, essa potrebbe trovare spazio anche nel museo dell'oro che, finalmente, tra febbraio e marzo aprirà i battenti all'interno del palazzo di Fraternita". 

Area Lebole: quale futuro?

La questione annossissima della ex Lebole, gigante industriale abbandonato da decenni, è uno dei nodi che restano da sciogliere. Se in passato l'amministrazione la proprietà dell'immobile avevano individuato un percorso per la riqualificazione dell'area e una nuova destinazione d'uso, è evidente, che i piani siano andati in tutt'altra direzione. Ad oggi nulla è cambiato anche se "l'area è ferma, lo sappiamo tutti - puntualizza Ghinelli - ci sono dei motivi che consigliano la proprietà a spingere per questo tipo di atteggiamento. Non sono in grado di darvi delle spiegazioni aggiuntive, sarebbe negativo per il futuro". 

Emergenza Covid e vaccinazioni

"Non sono molto soddisfatto di come sta andando la campagna vaccinale - specifica Ghinelli - è stato dismesso l'hub al teatro Tenda e ad oggi resta operativo solo quello al centro affari. Io credo in questo momento avere più centri dove recarsi per i richiami e le prime dosi potrebbe essere di aiuto per evitare attese agli utenti e una maggiore efficacia".

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