Ripartire da zero, in questo caso, è la pura verità. Saverio Montini ha debuttato in Giostra senza fare un punto, tradito da una partenza sbagliata che ha complicato tutta la carriera, chiusa con un II sul tabellone ma penalizzata perché troppo lenta. Un giugno da dimenticare per il 26enne biancoverde, che già doveva portare sulle spalle il fardello dell'eredità di un certo Enrico Vedovini, mostro sacro del Saracino.

Ma il passato è passato e il presente offre la possibilità del riscatto. Il destino, tra l'altro, ha voluto che Sant'Andrea venisse di nuovo sorteggiato per quarto contro il buratto, esattamente come due mesi e mezzo fa. Per Montini è l'occasione di dimostrare che il salto dalle prove generali alla Giostra vera non è stato troppo grande e che nel clima rovente della sfida può starci anche lui.

Il quartiere in queste settimane gli si è stretto intorno, dal preparatore Formelli al compagno Marmorini, passando per il resto delle scuderie. E lui, in questi giorni di prove, è sembrato sereno nonostante l'esordio negativo e nonostante il terribile incidente stradale che ha coinvolto il cugino 19enne Alessio, adesso ricoverato a Careggi.

"Domenica darò il massimo anche per lui - ha detto Montini. Lo scotto dell'inesperienza l'ho già pagato, ho imparato molto da quello che è successo. Ma correre Giostra è il sogno che avevo fin da piccolo, quindi in piazza cercherò di dare il massimo, divertirmi e regalare una gioia al mio quartiere".