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Mercoledì, 24 Aprile 2024

VIDEO | Le lacrime di Gianmaria e le parole gridate al cielo di Elia: "Questo mamma è per te". Santo Spirito sulla vetta

Una Giostra del Saracino carica di emozioni quella conquistata dal quartiere di Porta Santo Spirito. Scortecci e Cicerchia, con 19 punti, hanno conquistato la 39esima lancia d'oro e il primo posto nell'albo d'oro

È stato il secondo cinque di Elia Cicerchia a chiudere definitivamente i giochi. Il “cecchino” della lizza ha colpito ancora. Preciso, elegante, infallibile. “Avrebbe potuto vincere questa Giostra da solo - dice tra le lacrime l’altro cavaliere di Porta Santo Spirito, Gianmaria Scortecci - le emozioni che provo in questo momento sono così tante e tanto forti che non riesco neppure a raccontarle. È un sogno che si avvera”. Con 19 punti marcati contro il Re delle Indie i due giostratori hanno chiuso in bellezza la 142esima edizione della Giostra e, a distanza di 10 anni dal loro esordio, possono dire di aver riscritto la storia della competizione cavalleresca. Due cappotti secchi, uno nel 2012 e l’altro quest’anno. Un triplete, quello del 2016, al quale però va aggiunta anche la vittoria della Giostra di giugno 2017 per un totale di quattro vittorie consecutive.

Te Deum della vittoria di Santo Spirito

“Abbiamo lavorato sempre tantissimo - aggiunge Gianmaria Scortecci - ma questa non è una novità. Anche gli altri si danno da fare sodo tutto l’anno. Oggi Elia è stato immenso, strepitoso. Avrebbe potuto affrontare da solo tutti i quartieri e riuscire ugualmente a vincere. È a lui che voglio dedicare questa vittoria e a nessun altro”. Il cappotto e poi quel sorpasso tanto agognato che porta i gialloblù in vetta all’albo d’oro. “Non potevo desiderare nulla di più bello - continua Scortecci - e sì, per me oggi i miei sogni sono diventati realtà”.

Una vittoria dal sapore dolcissimo per la Colombina che, in un solo pomeriggio mette la firma sul un cappotto e conquista la vetta dell’albo d’oro: 39 lance portate al quartiere. Loro, soli sulla vetta. “È meraviglioso - aggiunge Elia Cicerchia - complimenti agli avversari perché ci hanno dato filo da torcere. Abbiamo lavorato tantissimo per raggiungere questi risultati. Con Gianmaria ci siamo dati molto da fare contro tutto e tutti e ce l’abbiamo fatta. Inutile dire che questa vittoria la dedico a mia mamma. I cinque e tutto il resto sono per lei anche se, ovviamente, devo ringraziare chi in questo periodo mi è stato vicino. La mia fidanzata Rebecca, gli amici, il quartiere e mio babbo. Loro sono stati davvero strepitosi”. Una dedica che il giostratore aveva preannunciato al termine della sua prima carriera, la seconda per Santo Spirito durante lo svolgimento della Giostra. Appena sceso di sella dalla sua Olimpia, dopo aver riconsegnato la lancia alla giuria, ha alzato gli occhi al cielo, puntato l’indice verso l’alto e gridato “questo mamma è per te”.

Foto di copertina tratta da Arezzo Tv

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