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Il prossimo appuntamento sarà a Istanbul, in attesa di riaprire le porte di Oro Arezzo nelle giuste date rispetto al calendario fieristico

Bene la Fiera di Vicenza, positivi i dati dell'export della gioielleria, buone notizie per i prossimi eventi fieristici ad Arezzo e qualche incognita all'orizzonte. È questo il quadro che si delinea in questo momento storico nel comparto orafo aretino, quello dedicato alla lavorazione dei gioielli. Se per la parte dei metalli preziosi dedicati agli investimenti, leggasi lingotti in oro, i dati dell'export nei primi sei mesi sono negativi (-22%) è di segno opposto il valore esportato di prodotti preziosi, lavorati nelle imprese aretine che attendono vivamente anche gli appuntamenti fieristici di Arezzo che nel 2023 torneranno nelle date tradizionali per evitare concomitanze e periodi in cui gli ordinativi sono già compiuti.

La Fiera di Vicenza 

Alla Fiera di Vicenza che si è conclusa pochi giorni fa hanno partecipato 170 aziende del territorio e sono tornate dal Veneto con una buona quantità di ordinativi. In più, i dati del secondo trimestre 2022 fanno segnare un soddisfacente + 29%, rispetto al 2021, sulla bilancia delle esportazioni. Il momento è d’oro, è proprio il caso di dirlo, per il comparto aretino e la conferma arriva anche da Mauro Benvenuto, presidente degli Orafi Cna e della Consulta Orafa Aretina:

“La Fiera di Vicenza ci ha dato la conferma di un trend positivo in atto. Certo, sono ordini a scadenza più corta, rivolti soprattutto al Natale, e dunque non ci danno certezze per il 2023. Ma ci dicono anche qualcos’altro: finalmente torna l’abitudine di regalare prodotti di oreficeria e argenteria, mentre fino a poco tempo fa i regali tecnologici sembravano le uniche opzioni. Questo ci fa ben sperare anche per i mesi a venire, perché il trend non è dettato solo dall’incertezza del momento, e dalla conseguente spinta verso beni rifugio”.

Ancora a proposito della Fiera, Benvenuto sottolinea: “Di 170 espositori aretini presenti, 43 sono stati accompagnati da Cna: sono particolarmente orgoglioso di questo risultato, perché testimonia il buon lavoro dell’associazione con il comparto orafo”.

Bene l'export di gioielli

Sui dati sull’export trimestrale, invece, Benvenuto spiega: “Dobbiamo notare come il segno positivo si riferisca effettivamente alle quantità lavorate, infatti dall’anno scorso a ora la variazione sul prezzo dell’oro è stata minima. Arezzo si conferma primo distretto in Italia e in Europa per quantità di materia lavorata. Non possiamo che accogliere questo dato con grande soddisfazione”.

L'Algeria e gli altri mercati di riferimento

Quanto ai mercati di riferimento, chiarito che gli Emirati Arabi e gli Stati Uniti rimangono in testa - rispettivamente con un + 15,3% e 16,8% - Benvenuto sottolinea la buona performance verso l’Algeria: “La bilancia fa segnare un + 2850%. Ovviamente, in termini assoluti parliamo di numeri più piccoli rispetto ai nostri tradizionali mercati di sbocco, ma quella algerina è una piazza che sta crescendo moltissimo. Con grande lungimiranza, la nostra Donatella Scalese ha predisposto la partecipazione alla fiera che si terrà lì a novembre. Questo mercato va tenuto d’occhio, sia per la crescita in atto sia perché è la porta di ingresso per l’Africa. La partecipazione alla Fiera è ancora possibile, le aziende che vogliono esserci possono contattare i nostri uffici”.

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