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Giovedì, 25 Aprile 2024

La professione infermieristica tra emergenza Covid e lavoro in corsia. 200 neo assunti per Arezzo

Una giornata dedicata ad una categoria di lavoratori, uomini e donne, che dedicano tempo ed energie alla cura dei malati. Il bilancio

Duecento anni di storia, di impegno, di lavoro instancabili. Oggi, 12 maggio, viene celebrata in tutto il mondo la Giornata Internazionale degli Infermieri. Una professione da sempre al centro della scena, e non solo per la sua importanza nella vita di ogni singolo cittadino, ma anche per le numerose difficoltà che riguardano gli uomini e le donne quotidianamente al lavoro nelle corsie.

"Oggi più che mai - ha sottolineato il direttore sanitario della Asl Toscana sud est, Simona Dei - è ancora più importante festeggiare questo giorno insieme. Erano decenni che la medicina non veniva chiamata ad affrontare una sfida così forte. Abbiamo avuto la fortuna, durante l'emergenza Covid, di confrontarci con un sistema sanitario e con professionisti solidi e capaci. Abbiamo visto i segni delle mascherine, le lacrime trattenute, la difficoltà di vestirsi ma anche la voglia di tornare al lavoro. Mai come in questo periodo le differenze all'interno delle strutture sanitarie sono state abbattute. Ne approfitto per ringraziare ciascuno di voi inferimieri per la professionalità con cui vi siete messi in gioco e l'osservanza delle regole che avete mantenuto".

L'esercito degli infermieri aretini conta su centinaia di fieri e validi professionisti. Soltanto durante le scorse settimane sono stati 420 coloro che hanno preso servizio nella Asl Sud Est, nel pieno dell’emergenza Covid. Duecento sono stati impiegati nell’Aretino. A questi, entro la fine di giugno, se ne aggiungeranno altri 110. Un rinforzo importante che va a colmare, in parte, una delle problematiche da sempre affliggo questa categoria: l'impiego di nuova forza lavoro.

“Il Coronavirus ha accelerato i tempi di ciò che doveva essere già fatto - ha sottolineato Giovanni Grasso - E cioè reclutare nuove leve. Negli anni non c'è mai stato un turn over, cosa che avevamo sempre auspicato. Chi è stato assunto con il contratto a tempo indeterminato, resterà in carica. Siamo in attesa della graduatoria per la mobilità, che dovrebbe uscire a breve. Poi ci saranno quelli che hanno il contratto a scadenza che arrivano dalle agenzie interinali e infine le stabilizzazioni di contratto”.

Insieme ai medici e agli altri operatori in prima linea nella lotta al Covid, gli infermieri della Sud Est hanno dimostrato coraggio e dedizione per la loro professione, vissuta quasi come una missione al servizio della salute delle persone. Oltre all'aspetto assistenziale, gli infermieri si sono fatti carico della sofferenza psicologica ed emotiva dei pazienti che, isolati nei reparti covid dell'ospedale Misericordia o del San Donato o in sorveglianza domiciliare, non potevano avere contatti con i propri cari. 

Il grazie di Stefania Saccardi, assessore regionale

“La Giornata internazionale dell’infermiere offre ogni anno lo spunto per accendere i riflettori su questa professione, su questa figura indispensabile, anello portante di ogni sistema sanitario. Quest'anno voglio rivolgere a tutte le infermiere e gli infermieri toscani un grazie particolare per tutto ciò che hanno fatto e continuano a fare in occasione dell'emergenza Covid-19". Questo il ringraziamento dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi per la Giornata internazionale dell'infermiere, che ormai da quasi trent’anni si celebra il 12 maggio, anniversario della nascita di Florence Nightingale, considerata la fondatrice della moderna scienza infermieristica.

"Al campo, alla battaglia" contro il Covid-19

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