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Elezioni 2022: come si vota per Camera e Senato. La guida

Al voto per il Senato, per la prima volta nella storia, anche i 18enni. Ecco come esprimere correttamente la preferenza senza incorrere nel rischio che la scheda venga considerata nulla

Domenica 25 settembre gli aventi diritto saranno chiamati a recarsi alle urne per eleggere il nuovo parlamento. Dalle 7 alle 23 i seggi saranno aperti e sarà possibile accedervi per espletare le operazioni di voto relative alla scelta di deputati e senatori. In seguito all’ultima modifica alla legge elettorale, domenica sarà anche la prima volta che i 18enni potranno votare per il Senato.

Le schede

La legge elettorale è la stessa sia per la Camera dei deputati che per il Senato. I candidati sono divisi in collegi uninominali e collegi plurinominali. L'elettore avrà una scheda per la Camera (di colore rosa) e una per il Senato (di colore giallo). Su esse ci saranno i nomi dei candidati al collegio maggioritario con sotto i simboli dei partiti che li appoggiano e i nomi dei candidati presenti nelle singole liste.

Elezioni politiche 2022: tutti i nomi dei candidati

Come si vota e dove va la "X"

L'elettore dispone di diverse modalità di voto. Se l’intenzione è dare preferenza soltanto per l’uninominale è sufficiente tracciare una croce sul nome del candidato indicato nella parte sommiate di ogni riquadro. In questo caso il voto andrà al candidato e verrà poi distribuito tra i partiti della coalizione che lo sostiene sulla base dei complessivi ottenuti in quel collegio. Se l’elettore vuole votare anche per il plurinominale dovrà tracciare una croce pure sul simbolo del partito preferito. In questo caso il voto sarà trasferito automaticamente anche al candidato uninominale. Più voti prende un singolo partito e più candidati presenti nei listini potrà portare in parlamento. Sulla scheda è possibile indicare sia la lista che i nomi che la accompagnano nel collegio plurinominale contrassegnandole con una doppia X. Anche in questo caso, il candidato uninominale otterrà un voto.

Cosa non si può fare

Non è previsto il voto disgiunto: non si può votare per un candidato all'uninominale e contemporaneamente per un partito che non lo appoggia. In questo caso, la scheda verrà considerata nulla. Non è possibile esprimere due voti per due diversi candidati nei collegi uninominali e non si può votare per due liste diverse anche se fanno parte della stessa coalizione. Infine non si può votare alcuna preferenza nei listini proporzionali.

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