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Quella volta che Carla Fracci tagliò il nastro di Icastica: "Amo Arezzo, qui ho danzato"

L'étoile milanese è scomparsa quest'oggi all'età di 84 anni. Il mondo della danza, e non solo, piange la scomparsa di quella donna che con la sua potenza e grazia ha conquistato le ribalte più prestigiose

"A questa città sono molto legata. Ho ballato qui". Carla Fracci, la divina Carla, ad Arezzo era passata più di una volta. Sul palco del Petrarca, durante gli anni del massimo splendore dell'imponente ribalta, si era esibita regalando alla città un sogno. Oggi l'intero mondo della danza, e non solo, piange la sua scomparsa avvenuta ad 84 anni a causa di un male incurabile contro il quale lottava in silenzio e con riserbo da tempo.

Nell'estate del 2013, il 7 giugno, in concomitanza con la prima edizione della rassegna di arte contemporanea Icastica, Carla fu protagonista della preview insieme ad altre due stelle delle arti italiane: Sandra Milo e Gina Lollobrigida. Anche l'étoile milanese accorse in città prestando volto e nome a quella kermesse che, in quel preciso anno, volle rendere omaggio all'universo femminile scegliendo di mettere al centro la donna e le sue creazioni artistiche. "Le donne, le donne sono forti. Se la sanno sbrigare bene - disse Carla - Evviva le donne. Ce ne fossero di iniziative così e di eventi dove i tanti talenti delle donne vengono celebrati".

Come riporta Today.it, mostro sacro della Scala di Milano, dove ha studiato danza e debuttato nel corpo di ballo nel 1955, al teatro era rimasta (con qualche alto e basso) sempre legata, tanto che il 28 e 29 gennaio scorso aveva tenuto una masterclass con i protagonisti del balletto Giselle andata in streaming sui profili della Scala e disponibile anche su Raiplay. Nella sua lunga e brillante carriera ha calcato i più importanti palcoscenici e danzato con i migliori ballerini di sempre, da Rudolf Nureyev a Vassiliev e ancora Murru, Bortoluzzi, Baryshnikov e Roberto Bolle. È considerata una delle più grandi ballerine del '900. 

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La carriera

Nata a Milano il 20 agosto 1936 - figlia di un tranviere dell'Atm e di un'operaia -, a soli dieci anni inizia a studiare alla Scuola di danza del Teatro alla Scala, dove ha tra gli insegnanti la grande coreografa russa Vera Volkova e dove si diploma nel 1954, per poi proseguire la sua formazione artistica partecipando a stage avanzati a Londra, Parigi e New York. Dopo appena due anni dal diploma diviene solista e nel 1958 è già étoile della Scala. Fino agli anni '70 danza con alcune compagnie straniere come il London Festival Ballet, il Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet. Dal 1967 è artista ospite dell'American Ballet Theatre. La sua notorietà artistica rimane prevalentemente legata alle interpretazioni dei ruoli romantici come Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini, o Giselle, accanto a partner come Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov e soprattutto il danese Erik Bruhn con il quale regala al pubblico un'indimenticabile interpretazione di 'Giselle' da cui nel 1969 viene realizzato un film. La Fracci nel 1964 sposa Beppe Menegatti, regista della maggior parte degli spettacoli da lei interpretati. Dal loro matrimonio nasce il figlio Francesco.

Alla fine degli anni '80 dirige il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli insieme a Gheorghe Iancu e nel 1981 interpreta in tv il ruolo di Giuseppina Strepponi, la moglie di Giuseppe Verdi, nello sceneggiato Rai sulla vita del grande compositore di Busseto. Nel 1994 diviene membro dell'Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 1996 al 1997, invece, dirige il corpo di ballo dell'Arena di Verona e nel 2003 le viene conferita l'onoreficenza italiana Cavaliere di Gran Croce. Nel 2004 viene nominata Ambasciatrice di buona volontà della Fao.

Dal novembre del 2000 al luglio del 2010 dirige il corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma, attività alla quale affianca la riproposta di balletti perduti e nuove creazioni sotto la direzione di Beppe Menegatti. Dal giugno 2009 al 2014 è assessore alla Cultura della Provincia di Firenze e nel 2015 Ambasciatrice di Expo Milano. Nel 2018 riceve il Premio nazionale Toson d'oro di Vespasiano Gonzaga e il 19 settembre 2020 quello alla carriera da parte del Senato della Repubblica Italiana.

La Camera ardente alla Scala di Milano

La camera ardente di Carla Fracci sarà allestita al Teatro alla Scala di Milano, dove si è formata e dove è diventata étoile nel 1958. Il Teatro, d'accordo con la famiglia della Fracci, sta organizzando l'allestimento. Non sono però ancora noti i dettagli, gli orari, né quale sarà lo spazio prescelto, anche se in passato, per i direttori musicali, la camera ardente è sempre stata allestita nell'atrio di platea, ovvero all'ingresso della Scala.

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