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Capodanno con denuncia, Scapecchi: "Caso archiviato dal giudice, ora tutto in mano agli avvocati"

Il consigliere comunale di Forza Italia sta valutando con i legali quali conseguenze ha avuto la vicenda e se prendere provvendimenti

Fu un capodanno che andò oltre il canonico brindisi e si concluse con una denuncia e l'avvio di un'inchiesta giudiziaria nei confronti di un consigliere comunale: Federico Scapecchi. A quasi un anno di distanza il procedimento a suo carico si è chiuso con l'archiviazione. "La notizia di reato è infondata", ha scritto il giudice Angela Avila nel relativo decreto. E oggi Scapecchi oltre ad annunciare la conclusione della vicenda, spiega che i suoi legali stanno valutando se ci sia stato un danno "alla sua persona" e se agire di conseguenza.

La festa e la denuncia

Era la sera del 31 dicembre 2018, il brindisi era già stato fatto e gli aretini ballavano in piazza.

"Era passata l'1,30 e io ero vicino al palco come un qualsiasi cittadino che stava partecipando alla festa - racconta Scapecchi - . E' stato allora che mi sono accorto che stava maturando un certo disappunto da parte della Polizia Locale, così mi sono avvicinato di mia iniziativa per capire cosa stava succedendo. Mi hanno detto di far terminare la festa, ma io non ero l'organizzatore e ho risposto che non potevo fare nulla".

Il resto della vicenda è cosa nota: a Scapecchi fu contestato il reato di "inosservanza reiterata del provvedimento dell'autorità". 

In una conferenza stampa indetta il 19 febbraio, Federico Scapecchi, oltre a esprimere fiducia nella magistratura e a ricordare che non si trattava comunque di reati contro la pubblica amministrazione che comportavano incompatibilità con il ruolo ricoperto di consigliere comunale, si era detto convinto di dimostrare la sua estraneità, suffragata dal fatto di essere “arrivato dieci minuti prima della mezzanotte nella veste di cittadino privato fruitore dell’evento”, sul quale “non avevo alcun ruolo organizzativo e di responsabilità” e dunque “non svolgevo alcun compito”.

"Oggi  sono felice di poter annunciare - dice  Scapecchi - che la notizia di reato a mio carico è stata dichiarata infondata dal giudice e, di conseguenza, il procedimento penale è stato archiviato. L’indagine è andata avanti per mesi, nei quali ho avuto modo di chiarire, sia nel corso di una conferenza stampa che, soprattutto, di fronte alla Polizia Locale nell’ambito di dichiarazioni rese spontaneamente, come la mia presenza nel luogo dell’accaduto fosse a titolo meramente personale, come fruitore della festa e non come organizzatore, non facendo e non avendo mai fatto parte dell’associazione organizzatrice.

Ciò che è apparso chiaro ed evidente al pm e al giudice, che hanno rispettivamente chiesto e concesso l’archiviazione del procedimento a mio carico, probabilmente non lo era per la Polizia Locale che ha sostenuto, invece, che io fossi, di fatto, l’organizzatore dell’evento e che quindi ricadessero su di me oneri e responsabilità del prolungamento non autorizzato dei festeggiamenti".

Poi i ringraziamenti di Scapecchi: agli amici di Forza Italia, il suo partito, "che non hanno mai messo in dubbio la mia correttezza", alla pm Elisabetta Iannelli e al giudice Angela Avila che hanno compreso le mie ragioni respingendo le tesi accusatorie",  e anche agli agenti della Polizia Locale "che si sono occupati del caso e che, di fronte alla fortuita e singolare coincidenza del coinvolgimento di un consigliere comunale in una indagine riguardante la festa di capodanno del Comune, hanno dimostrato doti di fermezza ed integerrimità, senza riguardi reverenziali, come è giusto che sia".

Un solo rammarico appare trapelare nelle parole del consigliere: 

"Il fatto che questa vicenda sia costata tempo e impiego di risorse pubbliche alla collettività. Forse si trattava di una vicenda evitabile. Comunque tutto è bene quello che finisce bene, tuttavia sto valutando insieme al mio avvocato se questa vicenda abbia recato danno alla mia persona e, in caso affermativo, se sia opportuno dare corso a specifiche azioni di tutela”.

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