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Il Covole e la cassa di espansione del Bicchieraia: imponenti lavori per contenere le piene duecentenarie

Margini allargati, nove ponti abbattuti e quattro ricostruiti nel fosso del Covole. In attesa dei prossimi mesi di cantiere per la cassa di espansione del Bicchieraia che prevede anche la deviazione del borro di Peneto

Imponenti lavori sono in corso tra Stoppe d’Arca e San Firenze, lungo il corso del fosso di Covole, che allo svincolo di Matrignano si getta nel Bicchieraia. Siamo alla periferia di Arezzo, una zona strategica per il rischio idraulico dell'intera città, poco lontano sorge un quartiere dal nome evocativo, il Pantano. Qui, tra Molinelli e lo Scopetone, infatti, insistono i due principali corsi d'acqua della zona est, il Castro e appunto il Bicchieraia. Se la cassa di espansione nel primo caso risale, come cantiere concluso, alla seconda legislatura Fanfani, il contenimento delle acque del secondo torrente è affrontato in questo periodo, anche se la progettazione esecutiva risale agli anni dell'assessorato di Franco Dringoli.

Il cantiere del borro del Covole

Da alcuni mesi un cantiere in particolare ha cambiato il panorama della zona de La Pace, dallo svincolo di Matrignano e verso San Firenze, passando appunto per Stoppe d'Arca. Lungo questa strada comunale corre il borro del Covole, un affluente del più grande torrente Bicchieraia. 

Qui, i lavori, guidati dal Genio Civile Valdarno Superiore della Regione Toscana, ammontano a un milione e 700mila euro e vedono il cofinanziamento dell'amministrazione regionale con 929mila euro, della Provincia con 100mila euro e del Comune di Arezzo con 640mila euro. Dei nove ponti esistenti prima delle opere attuali ne rimarranno quattro, ma che saranno ricostruiti ex novo. Due sono già stati realizzati e presto avranno la prova di carico per il collaudo, mentre gli altri due saranno messi in piedi nelle prossime settimane. L'obiettivo dell'ingegnere Radicchi, dirigente regionale del Genio Civile, e del responsabile del progetto è di completare i lavori entro la fine di gennaio, ma con la piccola incognita dell'avanzamento parallelo delle tubazioni che deve apporre Nuove Acque nel sottosuolo.

I lavori in corso hanno riguardato, come mettono in evidenza le immagini, la riprofilatura del borro di Covole con l'allargamento della sezione idraulica, e l'innalzamento delle sponde sui lati del letto su cui scorrono le acque. L'obiettivo di questo intervento è ottenere il contenimento di eventi, come le alluvioni, con tempo di ritorno duecentennale. Proprio per questo motivo c'è stata la demolizione definitiva e la parziale ricostruzione, di alcuni attraversamenti idraulicamente insufficienti. Alcuni dei ponti in questione sono già stati ricostruiti, con arcate più ampie che quindi permettono un maggiore deflusso di acque. Come specifica il progetto stesso "con la realizzazione di tale intervento sarà possibile contenere la portata duecentennale con riduzione del rischio idraulico in località La Pace nel comune di Arezzo."

I lavori al borro di Covole e la cassa di espansione del Bicchieraia

La cassa di espansione del Bicchieraia

Complementare alla sistemazione idraulica del Covole, è la realizzazione della cassa di espansione del torrente Bicchieraia, i cui primi lavori sono già stati realizzati in prossimità del ponte per Matrignano, allo svincolo con via Anconetana e che proseguiranno nei prossimi mesi per arrivare al collaudo definitivo nel 2021. La zona interessata si inserisce nelle campagne de La Pace, nei campi retrostanti il circolo e la sala da ballo del paese, ma arriveranno, a monte, fino al punto in cui il Peneto confluisce le sue acque nel Bicchieraia, nella zona del cimitero di Staggiano, realizzando l'attraversamento della strada dello Scopetone.

A lavori conclusi, l'opera di mitigazione del rischio idraulico costerà 2 milioni e 400mila euro, frutto del cofinanziamento statale e regionale.

E' il bando di gara stesso a descrivere tecnicamente l'intervento:

"I lavori consistono nella realizzazione di cassa d'espansione in sinistra idraulica del torrente Bicchieraia, da alimentarsi mediante la realizzazione di  canale diversivo e con restituzione delle acque di laminazione mediante bocca tarata e sottoattraversamento della strada comunale di Stoppe d'Arca."

Ancora più esplicito l'annuncio fatto dal Comune di Arezzo nel 2015, in occasione dell'approvazione del progetto esecutivo:

"Approvato dalla giunta il progetto definitivo della cassa di espansione del torrente Bicchieraia.  Un traguardo importante che definisce in maniera compiuta questa nuova cassa che, insieme a quella del Castro, metterà a protezione la città dal rilevante rischio idraulico a cui è esposta.... La cassa può contenere fino a 92mila metri cubi di acqua. L’intervento determinerà una modifica dell’assetto morfologico del terreno in cui viene realizzata in località La Pace Pietramorta. Il torrente Peneto, prima dell’abitato della Pace verrà deviato, passerà sotto via Anconetana per confluire all’interno della cassa di espansione, si collegherà con il torrente Covole che sarà adeguato alle nuove portate e confluirà infine nel Bicchieraia. I due torrenti Castro e Bicchieraia, che si riuniscono in località La Parata prima dell’intubamento, avranno a monte due casse di espansione per far fronte ai grandi eventi che le evoluzioni climatiche possono determinare."

In sostanza dopo la prima parte di lavori fatti sul lato di Matrignano, con l'uso di blocchi di cemento armato, sarà realizzato l'attraversamento delle acque sotto la sede della strada di Stoppe d'Arca, proprio in direzione dei campi de La Pace, mentre a monte il Peneto sarà deviato e il suo corso sarà così allontanato dalle abitazioni. La realizzazione della cassa di espansione permetterà, nei momenti alluvionali, di far sfogare la piena del Bicchieraia nel lato sinistro, e di raccogliere le acque di ritorno nello stesso Covole allargato e adesso in grado di sostenere questo ruolo di contenimento.

Secondo le previsioni progettuali fatte proprie dalla Regione:

"L'intervento consentirà la riduzione del rischio idraulico nel centro abitato di Arezzo poiché il torrente Bicchieraia è un affluente del torrente Castro, che scorre in parte tombato sotto la città. Con la realizzazione della cassa, l'apporto del borro del Peneto nel torrente Bicchieraia per un evento con tempo di ritorno duecentennale si riduce di circa il 50 per cento."

La mappa 

Con la freccia rossa è indicato il corso del fosso di Covole dove sono in corso i lavori di allargamento della sezione dell'affluente del Bicchieraia. Con la freccia blu è evidenziato il punto in cui sono iniziati i lavori per la realizzazione della cassa di espansione del Bicchieraia. Con la freccia fucsia è indicato il corso del Bicchieraia che, all'incrocio, riceve le acque del Covole e continua la sua corsa fino a che all'altezza de La Parata (zona via Beato Angelico) si getta nel Castro che procede tombato sotto la città di Arezzo. Con la freccia verde è, approssivamente, indicata la zona dei campi che ospiteranno la cassa di espansione del Bicchieraia.

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La cassa di espansione già realizzata per il Castro in località Cognaia

La cassa d'espansione sul torrente Castro è una cassa in derivazione realizzata in località Cognaia, alla perfieria di Arezzo. Il volume invasato dalla cassa è pari a circa 155.000 mc; l'opera, collaudata nel 2015, è stata cofinanziata dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Arezzo e dal Comune di Arezzo per un totale di circa 3 milioni e 496 mila euro di cui la Regione ha garantito la copertura finanziaria con fondi POR e con risorse libere regionali per l'importo di 2 milioni e 430mila euro. L'intervento consente la riduzione del rischio idraulico nel centro abitato di Arezzo, sotto al quale il torrente Castro scorre tombato.

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