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VIDEO | "E' il capo della baby gang di Arezzo". Arrestato cantante trap

Ha 20 anni, secondo la Polizia con la sua banda terrorizzava i minorenni aretini, specialmente nella zona di piazza Sant'Agostino. Sui social le foto con armi e rotoli di banconote

E' stato arrestato un 20enne residente ad Arezzo, R.W. le iniziali, cantante trap amatoriale, secondo la Polizia di Arezzo a capo di una baby gang che negli scorsi mesi ha seminato il terrore in città, colpendo principalmente minorenni, agendo soprattutto nella zona di piazza Sant'Agostino. Il giovane è finito in manette ieri sera, sono stati gli operatori  della Squadra Mobile della questura guidata da Pietro Luca Penta, con l’ausilio della polizia municipale di Arezzo, ad eseguire la misura della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Arezzo su richiesta della Procura della Repubblica aretina. Il giovane ha alle spalle già numerosi precedenti di polizia. L'arresto - spiegano gli inquirenti - è arrivato al culmine di un'accurata indagine, coordinata dall’autorità giudiziaria e condotta sul campo da squadra mobile della Polizia di Stato di Arezzo e personale della Polizia Municipale.

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"E' stata accertata - spiegano dalla questura - la responsabilità di R.W. in relazione ad una serie di rapine su strada, estorsioni, minacce e lesioni aggravate compiute prevalentemente nella zona di piazza Sant’Agostino, luogo di ritrovo abituale della baby gang, proprio allo scopo di affermare l’egemonia territoriale della banda in quelle precise aree del centro storico. Ricostruite, sulla base delle testimonianze delle vittime, prevalentemente minorenni, e dell’attività investigativa, il modus operandi della baby gang: la vittima veniva solitamente avvicinata con delle scuse e poi si trovava ad essere accerchiata da più soggetti che con minacce, la cui forza intimidatoria data dalla sproporzione numerica a volte veniva rafforzata dall’esibizione di coltelli, tirapugni, colli di bottiglia rotte o altre armi improprie, veniva rapinata del proprio telefono o del proprio portafogli. In una circostanza alla vittima veniva poi chiesto del denaro per rientrare in possesso del maltolto, configurandosi pertanto il reato di estorsione".

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Sono stati inoltre contestati episodi di lesioni o minacce aggravate, scaturiti per futili motivi,  a volte per un semplice sguardo sbagliato come successo lo scorso dicembre a un ragazzo che - per aver semplicemente guardato R.W. - è stato minacciato con un palo metallico.

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"In tutti gli episodi contestati è stata accertata la responsabilità di R.W. per il quale è inoltre emerso un indiscusso ruolo di capo, in grado di indirizzare e orientare le condotte dei suoi sodali. I fatti hanno chiaramente evidenziato inoltre una personalità violenta e pericolosa che non ha esitato in molte circostanze a usare coltelli, tirapugni o altre armi improprie". R.W. si è fatto anche notare perché cantante di musica trap che con il nickname “Montana” – riferimento a Tony Montana, gangaster del film Scarface - postava sui suoi profili foto che lo ritraevano, insieme ai suoi compagni, mentre imbraccia armi o mentre maneggia cospicue somme di denaro. "Il tutto spesso accompagnato dalla dicitura 52100, codice postale di Arezzo con il chiaro intento di sottolineare il carattere territoriale della gang", continuano dalla Polizia. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato associato alla casa circondariale di Sollicciano.

Arrestato capo della baby gang che agiva a Sant'Agostino

Nelle immagini fornite della Polizia, alcuni post social di "Montana"

Il caso della baby gang di Sansepolcro

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