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Arezzo 2020 con Ralli: "Per la sanità territoriale e il no all'ampliamento dell'impianto di San Zeno"

Tra i primi punti la sanità territoriale da rafforzare "su questo Luciano Ralli è la persona che ci dà più garanzie"

Da Arezzo in Comune ad una formazione più allargata che riunisce buona parte della sinistra dove hanno fatto convergenza personaggi politici che cinque anni fa avevano fatto riferimento ad altri candidati a sindaco, frammentando l'elettorato di riferimento. Dopo alcuni mesi di preparazione è nata Arezzo 2020, la formazione politica che presenterà una propria lista a sostegno del candidato del centro sinistra Luciano Ralli. Tra i primi punti la sanità territoriale da rafforzare "su questo Luciano Ralli è la persona che ci dà più garanzie" e il no all'mpliamento dell'impianto di smaltimento rifiuti di San Zeno "dobbiamo bloccare qualsiasi proposta che preveda il rafforzamento, il raddoppio di quell'impianto, l'Europa va verso altre strade, non può essere Arezzo ad occuparsi dei rifiuti della Toscana e questo va detto anche a Rossi e a Giani" ha commentato Romizi.

La presentazione di Arezzo 2020

"Siamo uomini e donne e veniamo da esperienze diverse, alcune storiche altre recentissime; alcuni fanno parte di organizzazioni, altri si sono impegnati in importanti battaglie locali, altri ancora si sono distinti per passione civile nel luogo dove abitano, lavorano, studiano. Vogliamo rappresentare un fatto nuovo, quello che ad Arezzo mancava: una lista unitaria progressista, civica, ambientalista, della solidarietà, che in alleanza con altre forze propugna il cambiamento di Arezzo. Vogliamo introdurre contenuti ambientalisti, progressisti, di sinistra nella coalizione e domani nel futuro governo della città e per questo sosteniamo il candidato a sindaco Luciano Ralli."

Alla presentazione, a fianco di Romizi, tra gli altri, la più giovane esponente Claudia Ortiz, neo laureata. E poi l'ex assessore Franco Dringoli, Roberto Barone che nel 2015 fu candidato a sindaco, Guido Pasquetti che era stato candidato al Senato per Potere al Popolo, Gabriella Cecchi, funzionario del Comune di Arezzo ed ex assessore dell'amministrazione provinciale.

Le idee e il programma

"Dall'estate scorsa abbiamo messo al centro del nostro impegno le idee e il programma, che nella buona politica vengono prima di liste, candidature, schieramenti. Il programma è stato elaborato insieme a decine di persone e gruppi della società civile incontrati in questi mesi. Ora siamo i primi a presentare un programma completo e anche questa è una novità. E' racchiuso in un libretto di 27 pagine nel quale si dipana un'idea di città unita, operosa, giusta, bella. Molti i temi, tra questi: più partecipazione organizzata, attenzione a frazioni e quartieri periferici, promozione e impulso ad attività che sviluppano lavoro innovativo e sostenibile, più sanità territoriale, investimenti per il welfare locale, servizi sociali, contrasto delle disuguaglianze e povertà, supporto per le fragilità soprattutto per anziani, minori, disabili, scuole per l’infanzia, nuove e incisive politiche per la casa, politiche di accoglienza e integrazione per gli stranieri, ripubblicizzazione dell’acqua, strategia rifiuti zero senza ampliamento dell’inceneritore, nuova mobilità basata sul mezzo pubblico e su mobilità “dolce”, produzione di cultura anziché essere solo location di eventi.

Se il covid 19 ha impresso la necessità di un cambiamento in tanti aspetti della vita delle persone e nella dimensione pubblica, questo per noi era già presente nel lavoro fatto che postula molte nuove scelte da compiere. E' un programma per Arezzo che però non si rinchiude nei confini comunali, ma alza gli occhi e guarda al mondo, intrecciando valori, idee, progetti globali e locali, perché nessun luogo è un'isola a se stante.

La stessa triste vicenda emersa dal vaso di Pandora Coingas-Multiservizi non fa altro che rendere più impellente un cambiamento nella concezione delle istituzioni e nel modo di esercitare il mandato conferito dai cittadini. Massima trasparenza, scrupoloso rispetto delle regole, rigore morale, genuino spirito di servizio sono le precondizioni e il discrimine tra buona e cattiva politica"

Il nome e il simbolo

logo-arezzo-2020-2"Arezzo 2020 è il nome che da settembre ci ha fatto conoscere, sta per il nostro presente; se per mesi con l'aggiunta de "il tempo di cambiare" abbiamo espresso una necessità, oggi con "per cambiare a sinistra" esprimiamo una volontà e una direzione al cambiamento. Il colore base amaranto rappresenta la nostra identità cittadina, l'arancio è un colore caldo adottato da anni dai "dreamers" americani, con il quale guardiamo al mondo. 

La spiga di grano, dalla mitologia ai giorni nostri, è simbolo di rinascita, di speranza e di futuro. E' altresì un simbolo del lavoro unito alla natura benigna che con i suoi chicchi uniti nella spiga permette di sfamarci. Oggi, dopo la pandemia, la spiga è attualissima perché indica la necessità di una riconciliazione del genere umano con l'ambiente e la strada di una riconversione ecologica nelle produzioni, nei consumi, negli stili di vita che salvi il pianeta e generi nuovi e buoni lavori, intrecciando giustizia ambientale e giustizia sociale."

La lista

"Sarà una lista di "ordinary people", persone vere, ciascuna competente nel suo ambito, preziose perché le ritrovi a fianco sempre, non fuochi fatui che abbagliano per un attimo. Abbiamo composto circa metà della lista attraverso i rapporti sviluppati in questi anni, alcuni maturati nel corso di iniziative e battaglie compiute da gruppi, comitati ed altri soggetti. Inoltre, per completare la lista abbiamo deciso che dovesse essere composta con quanti da oggi in poi vorranno dare il loro contributo fattivo ed anche questa ci pare una novità. Dunque, non un pacchetto preconfezionato dall’alto, ma decisa apertura ad energie, fermenti, idee, disponibilità per il cambiamento e per il bene comune della nostra comunità."

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