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Alluvione: aperto lo sportello per aiutare le imprese. "Quasi due milioni stanziati per gli interventi di somma urgenza"

Operativo lo sportello Fidi promosso dalla Regione Toscana

E' stato aperto questa mattina e i proprietari delle aziende che hanno riportato danni a causa della recente alluvione possono già rivolgersi al personale per chiedere informazioni e assistenza sugli interventi messi a punto a tempo di record dalla Regione per sostenere le imprese. 

Si tratta dello sportello Fidi Toscana, allestito in via Testa, 4. Pochi giorni fa il presidente Enrico Rossi ha inviato a Roma richiesta per la dichiarazione di stato di emergenza nazionale. In attesa di sapere se il parere sarà favorevole, la Regione ha deliberato lo stanziamento di un milione e 900mila euro da destinare agli interventi di somma urgenza.

"Le operazioni per il ripristino di situazioni più critiche saranno oggetto di intervento immediato - ha spiegato l'assessore Vincenzo Ceccarelli -. Se poi la calamità naturale sarà riconosciuta ci sarà la possibilità anche di ulteriori interventi a sostegno dei privati che in questo momento non sono ancora previsti. Attualmente è stato attivato un intervento di microcredito e uno sui fondi di garanzia. Allo stesso tempo, abbiamo agito sul fronte delle aziende agricole, per permettere di dare accesso ad una liquidità immediata grazie ad una delibera che costituisce un fondo di garanzia (minimo 25mila euro massimo 160) che le aziende possono presentare come garanzia di accesso al credito alle banche e avere liquidità in tempi brevissimi". 

Lo sportello sarà attivo nei giorni nei giorni 6-8-22-29 agosto con orario 10-13 e 14-16.

"Abbiamo svolto vari sopralluoghi - ha spiegato l'assessore Federica Fratoni - , questo passaggio metereologico così estremo ha prodotto danni ingenti soprattuto alle imprese e al settore dell'agricoltura. La misura del microcredito e quella presa per le aziende agricole siano importanti e saranno accolte dal sistema produttivo aretino in modo positivo. Con questo sportello aiuteremo gli imprenditori a compilare la modulistica e ad accedere velocemente ai finanziamenti".

Ceccarelli ha inoltre ricordato che, oltre la gestione dell'emergenza, sarà necessario "un lavoro di ricognizione del reticolo idraulico - che ha bisogno di essere reso più efficiente con interventi anche importanti come la realizzazione di casse di espansione - e  che deve esser valutata anche la cura del suolo, un tempo portata avanti dagli agricoltori ed oggi venuta meno. Dato che questi violenti eventi meteorologici non sono più una cosa rara, ma avvengono con frequenza sempre maggiore è chiaro che tutti i soggetti coinvolti devono essere organizzati e pronti e questo vale per chi deve fare interventi strutturali, ma anche per  chi deve occuparsi della manutenzione e per chi deve fare controlli, per verificare che abusi, anche piccoli, non ostruiscano il regolare fluire delle acque".

Nubifragi di luglio, messa in sicurezza e poi altri 15 milioni urgenti

Ammontano a 2 milioni e mezzo di  euro le spese di somma urgenza rilevate, ovvero gli interventi necessari  a ripristinare le situazioni di sicurezza dopo i nubifragi di fine luglio. Molte riguardano l'aretino: 1 milione e 600 mila euro complessivamente (436 mila solo per il  comune di Arezzo e 131 mila per Foiano della Chiana, i più colpiti). A questi si sommano gli interventi urgenti per ridurre i rischi futuri: 15 milioni di euro la spesa ipotizzata.

Aziende e privati, 46 milioni di danni stimati

I danni a negozi, alberghi ed imprese produttive si stimano al momento in tutta la Toscana 7 milioni di euro: 71 le imprese colpite e 3 milioni e 514 mila euro i danni solo in provincia di Arezzo secondo la Camera di Commercio, che ha raccolto le prime stime, azienda per azienda, attraverso le associazioni di categoria, e 40 le imprese interessate e 744 mila euro di perdite nel senese. Andando ulteriormente nel dettaglio sono 1 milione e 987 mila euro i danni stimati nel comune di Arezzo, 566 mila a Castiglion Fiorentino, 365 mila a Civitella della Chiana, 355 mila a Marciano della Chiana, oltre 184 mila a Monte San Savino e 55 mila a Foiano della Chiana.

Per i danni subiti dai privati le prime stime effettuate dai Comuni parlano di  circa cinquemila famiglie coinvolte e perdite per 15 milioni (13 solo nel comune di Arezzo).  Quanto alle imprese agricole si ipotizzano al momento 24 milioni di euro di danni in tutta la Toscana: 14  milioni ad Arezzo ed altri dieci dal senese e l'Amiata grossetana fino ai  comuni vitivinicoli di Montaione, Montespertoli e Castelfiorentino nell'empolese e Valdelsa.

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