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Cronaca

Cene propiziatorie, stasera la "giostra" dei sapori. Migliaia a tavola, e sul piatto si spezza la lancia della tradizione

Ravioli al sugo per Sant'Andrea, pasta per forno a Porta Santo Spirito, ancora ravioli al sugo per Porta del Foro e pasta al forno a Porta Crucifera. La prime "carriere" sulle tavole dei quartieri sono servite. E stasera a vincere saranno solo...

Ravioli al sugo per Sant'Andrea, pasta per forno a Porta Santo Spirito, ancora ravioli al sugo per Porta del Foro e pasta al forno a Porta Crucifera.

La prime "carriere" sulle tavole dei quartieri sono servite. E stasera a vincere saranno solo il gusto e il divertimento. Sono quasi quattromila gli aretini che parteciperanno alle cene propiziatorie della Giostra del Saracino. Una tradizione sempre più radicata, in grado di coinvolge centinaia e centinaia di volontari che trascorrono questa giornata dietro ai fornelli o a servire ai tavoli.

Dopo un primo giro di antipasti (in tutti i casi a colpire nel centro è quello toscano, naturalmente in quattro versioni differenti) e le carriere dei primi, il popolo dei quartieristi buongustai si tufferà sulla carne. E si riparte da Sant'Andrea, che quest'anno fa scendere in lizza rigatino, salsicce e scamerita, degne riserve della classica tagliata. A Porta Santo Spirito si punta sulla griglia, ed ecco servita la grigliata mista di maiale con patate al forno. Porta del Foro, che corre la carriera della cena in piazza della Badia, esordisce con uno spezzatino di vitella al latte con sformato di verdure. Chiude Colcitrone con il tradizionale arrosto misto con contorno di insalata e patate al forno.

L'ultima tornata di carriere gastronomiche è dedicata ai dolci: spesso casalinghi, impastati dalle sapienti mani di storiche quartieriste. E poi via alle danze, immancabili al coronamento della serata.

Il costo? Dai 25 ai 30 euro.

Sere di divertimento, che a volte hanno superato il limite. Soprattutto quello alcolico. Ed è proprio per questo che da alcune edizioni gli stessi rettori e i dirigenti dei quartieri hanno dato il via ad un giro di vite. L'obiettivo è quello di evitare gli episodi accaduti in passato, che hanno visto molti ragazzini, in alcuni casi giovanissimi, finire in coma etilico al Pronto Soccorso.

Resta anche in questo caso l'incognita maltempo: Porta Crucifera ha apparecchiato all'aperto, anche se - come Porta del Foro - in caso di pioggia si era premunita riservando un padiglione di Arezzo Fiere. Si, perché si parla di cene con centinaia di commensali a tavola. In media quasi mille a quartiere.

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