Un 47enne di Marciano della Chiana è stato denunciato. Galeotto l'ultimo raggiro ad una azienda di Castiglion Fibocchi. Il titolare ha fatto il saggio e ha scoperto l'inganno. Il 47enne aveva anche inviato una falsa lettera di diffida di uno studio legale per farsi riconsegnare lo stesso quantitativo di oro puro
Indagine della Guardia di Finanza: ipotesi fatture false, sequestrati 2,5 milioni di euro a una ditta del settore carburanti. La sede della società è in provincia di Firenze, distributori anche in provincia di Arezzo
Ad alcuni giorni dalle due sentenze che hanno portato alla condanna complessiva di cinque dipendenti di Banca Etruria, ma all'assoluzione della cosiddetta "cabina di regia" sulla vendita delle subordinate e delle azioni, parla la Fisac Cgil
L'uomo era ai domiciliari e nonostante la misura cautelare in tre anni ha messo a segno 5 colpi: arrestato dai Carabinieri e portato alla casa circondariale di Arezzo
Un raggiro di tipo finanziario studiato alla perfezione, basato sulla creazione di dossier titoli e investimenti. Il protagonista di questa storia è un aretino, reo secondo la procura di Arezzo di aver truffato una banca: Banca Etruria.
I tre avevano tratto in inganno un pensionato residente a Cavriglia, tramite un sito internet poi rivelatosi fasullo. Sul sito venivano messi in vendita pezzi di ricambio di auto. Il valdarnese, alla ricerca di un motore usato per la sua auto, aveva pagato ben 900 euro.
La truffa è stata messa a segno a luglio: la ragazza aveva ricevuto un messaggio sul cellulare con un link che rimandava ad un falso sito delle Poste. Ingenuamente ha attivato il link ed è scattato il raggiro.
La donna, una cinquantenne, ha risposto ad un annuncio pubblicato sul portale Subito.it. Il venditore era un uomo dalla Costa d'Avorio: si sono accordati sulle modalità di pagamento - l'intera somma è stata pagata su un conto corrente sempre della Costa d'Avorio - e il regalo sembrava fatto.
Si tratta di un disoccupato filippino maggiorenne e incensurato che, secondo quanto raccontato dalla vittima, aveva messo in vendita su un famoso sito dedicato alla compravendita di beni mobili tra privati, un drone ad un prezzo decisamente vantaggioso.
Il malintenzionato ha trovato dall'altra parte della cornetta proprio una persona che faceva parte dell'associazione e, sentendosi colto in castagna, ha chiuso la conversazione.
Tutto nasce da una richiesta di amicizia su Facebook. Un soldato americano di stanza in Afghanistan scrive, una donna aretina risponde. Un messaggio tira l'altro, i due si conoscono si scambiano le foto, trovano una loro complicità. Dall'amicizia...