La rivista aretina del 1930: "Vietare l'ingresso a scuola e in ufficio alle ridicole femminucce truccate"
Un articolo conservato nella Biblioteca Città di Arezzo descrive bene il clima maschilista e di avversione all'emancipazione della donna nel periodo fascista. Addirittura si spingevano i Balilla a fischiare alle ragazze che osavano truccarsi, definite "mostre di pittura"