Uno studio di un gruppo di ricercatori mette in luce un nuovo fenomeno: i porcospini che abitano i boschi del Casentino hanno attaccato le cortecce di piante di sambuco spinti dalla fame. La siccità, nei prossimi anni, li porterà sempre più verso le periferie cittadine
Uno studio di un gruppo di ricercatori mette in luce un nuovo fenomeno: i porcospini che abitano i boschi del Casentino hanno attaccato le cortecce di piante di sambuco spinti dalla fame. La siccità, nei prossimi anni, li porterà sempre più verso le periferie cittadine
Rispetto a trent'anni fa si registra la difficoltà di lavorare in zone di alta collina, da 450 metri sul livello del mare in su, come nella zona del Chianti Classico o di Montalcino. Le zone a valle sono favorite, perché hanno maggiori disponibilità d'acqua. Parola di agronomo
L'assessora all’agroalimentare è intervenuta oggi al workshop “Cambiamenti climatici e fertilità del suolo” presso l’auditorium di Sant’Apollonia, a Firenze