"L’importanza - spiega una nota di Poste Italiane - di avere a disposizione uno strumento di risparmio garantito, flessibile e redditizio è emersa in maniera ancor più significativa nei mesi dell’emergenza sanitaria"
L’Arbitro Bancario ha condannato Poste Italiane a pagare gli interessi in base ai tassi originari. L’avvocato Luca Bufalini: “Chi ha sottoscritto un buono emesso dopo il giugno 1986, lo faccia esaminare. Anche se è stato già incassato”