La chiesa di fine Ottocento, dedicata a San Lorenzo e San Martino, custodisce alcune “reliquie” provenienti dai due edifici abbandonati, come una campana trecentesca e un tabernacolo ligneo dorato cinquecentesco
Nella parte più alta del paese spicca il delizioso campanile a vela della chiesa di Santa Cristina, dedicata alla martire di Bolsena del IV secolo, che è citata per la prima volta agli inizi dell’XI secolo, quando era una piccolo luogo di culto che il grande vescovo di Arezzo Elemperto concesse ai monaci benedettini dell’influente Badia di Agnano
A lungo, infatti, è stata considerata un’opera minore di Piero. Oggi la “Maddalena” è invece reputata come una delle più affascinanti figure femminili eseguite dal maestro biturgense, un “affresco perfetto”
Da giugno 2021, grazie al Rotary Club Arezzo, la sezione del museo archeologico si è arricchita di una copia tattile a grandezza naturale realizzata in pla, un materiale biodegradabile, stampata tridimensionalmente da Massimo Gallorini
Nel 2007 piazza Saione fu riqualificata, eliminando il vecchio parcheggio a ovest della facciata della chiesa e sostituendolo con un’area verde. Quest’ultima venne poi arricchita, nel dicembre dello stesso anno, con un capolavoro della scultura aretina del Novecento, il gruppo bronzeo raffigurante “San Francesco e la lupa” di Venturino Venturi
La Pieve della Sassaia di Rigutino è un piccolo gioiello da scoprire durante le escursioni nel parco naturale più grande del comune di Arezzo: quello di Lignano
Il silenzio del luogo, rotto solo dai suoni dell’acqua del fiume e del vento che muove le fronde degli alberi, aiuta chiunque lo visiti a fare un indimenticabile tuffo nel medioevo aretino
Artista eclettico e instancabile, negli anni Venti eseguì vari monumenti celebrativi della Grande Guerra. Alla fine del decennio iniziò la sua lunga relazione con Arezzo grazie a Pier Ludovico Occhini
L’edificio, provvisto di un grande lucernario sul tetto, aveva un orologio nel timpano della facciata e una serie di arcate sul lato destro che conferiva all’immobile l’aspetto di un loggiato
Un'opera realizzata tra il primo e il terzo decennio del Cinquecento. La scena è raffigurata secondo i canoni tradizionali diffusi fin dal XIV secolo, di cui anche nelle chiese aretine ci sono degli importanti esempi
A metà strada circa tra Podere di Pomaio e Badia di Pomaio si trova un piccolo gioiello di arte romanica, la chiesa di San Lorenzo, eretta nel XII secolo
Uno dei gioielli più conosciuti di questo territorio a est della città è Badia San Veriano, a circa 760 metri di altezza sul margine orientale dell’Alpe di Poti, raggiungibile attraverso la Sr73 o Senese Aretina che da Palazzo del Pero conduce alle Ville di Monterchi
Nel 2019, cinquecentenario dalla morte di Leonardo, fu collocato a breve distanza dal ponte in restauro e dal C.RI.C. un marmo scolpito da Moreno Fossati, a ribadire il rapporto del manufatto romanico con il genio rinascimentale
La chiesa di San Donato fu inaugurata il 10 maggio 1980 ma da subito la costruzione venne criticata e derisa per la bassa qualità dei materiali usati e per il suo aspetto esterno, con i volumi sviluppati in orizzontale che rimandavano alle architetture industriali e commerciali contemporanee.
Le colonne granducali furono realizzate nella terza o quarta decade dell’Ottocento su disegno e misure standard. Gli indicatori lorenesi sono attribuiti all’ingegnere fiorentino Alessandro Manetti in collaborazione con Carlo Reishammer
Nuovo appuntamento con la rubrica di approfondimento "Arezzo da amare", incentrata sulle bellezze della città. Oggi focus su Borgo Santa Croce e la sua splendida chiesa
Dopo il restyling del 2011 un capitolo importante venne riservato agli ex Lavatoi sul lato meridionale, uno degli elementi che dal XIX secolo caratterizzava la piazza popolare per eccellenza di Arezzo