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Vasari Rugby, la lettera di una madre: "Genitori al lavoro per sistemare il campo Arrigucci"

Riportiamo integralmente la lettera della madre di un giocatore del Vasari Arezzo Rugby inviata alla redazione. Gentile Direttore, Il Vasari Rugby Arezzo SDA è senza casa. Da mesi su carta, da poche settimane nella realtà. Domenica 22 Maggio la...

Riportiamo integralmente la lettera della madre di un giocatore del Vasari Arezzo Rugby inviata alla redazione.

Gentile Direttore,

Il Vasari Rugby Arezzo SDA è senza casa. Da mesi su carta, da poche settimane nella realtà.

Domenica 22 Maggio la Under 18 ha giocato la seconda giornata dei barrage contro la Squadra dello Jesi Rugby Club. La vittoria nei barrage permetterebbe alla nostra squadra di avanzare al campionato Élite, cioè il torneo non più regionale ma nazionale che è il livello massimo raggiungibile dalle squadre juniores.

Secondo regolamenti federali e comunali, essendo il campo dell’Arrigucci l’unico campo omologato per il gioco delle partite ufficiali, la nostra squadra ha il diritto di accedervi per lo svolgimento della partita.

La struttura a cui abbiamo avuto accesso il sabato precedente la partita era in evidente stato di abbandono. Erba alta nei campi, assenza totale di segnalazione, Club House in disuso, acqua calda assente nelle docce.

La partita di domenica è stata vinta in campo senza mezzi termini contro uno Jesi coraggioso, sportivo e di buon livello da quella U18 che al momento è senza casa e si allena dove può, dimostrando lealtà, abnegazione e onore.

La partita è stata vinta fuori campo dai genitori che volontariamente hanno falciato il campo, segnato righe, ripristinato l'acqua calda nelle docce e apprestato la terrazza della club house, abbandonata e vuota, all'accoglienza dei nostri ragazzi e sostenitori e dei sostenitori e ragazzi di quella squadra che ha fatto tanti chilometri per venire e a cui, nostro malgrado e per motivi indipendenti dalla nostra volontà, non siamo stati in grado di offrire neanche un caffè caldo.

I complimenti alla U16 del Vasari Arezzo Rugby (quello vero) che nonostante ciò che ha subito quest'anno, si è prodigata per ricordare a chi non lo sapesse, che il rugby e l'appartenenza ad una maglia vanno oltre le carte bollate.

Forse sarà il caso che a questo punto anche l’amministrazione comunale, che per compito istituzionale ha il dovere di amministrare al meglio la cosa pubblica, si renda conto che la struttura dell’Arrigucci è abbandonata a se stessa, ed affidata alla esclusiva buona volontà di chi ama questo sport, questa squadra e questa città. Che al di là dei proclami, qui c’è un club che porta onore alla città di Arezzo e che è composto di più di 300 persone, tra giocatori e genitori che sono lasciati allo sbando ed orfani di casa mentre tutto quello che è stato costruito negli anni, pur se con le difficoltà di una crisi sempre crescente, è completamente abbandonato ed in disuso.

Il Vasari Originale, quello vero, il Vasari Arezzo Rugby, esiste ancora ed è orgogliosamente formato da tutte le sue categorie, dalla U6, La U8, U10, U12, U14, U16, U18 e dalla SERIE B e C. Noi ci ciamo, e stando uniti, resistiamo.

Queste sono le foto dei genitori volontari che hanno ripristinato il campo il sabato, e quelle del terzo tempo, generosamente offerto dalla U16 del Vasari Arezzo Club, quello vero, di fronte ad una struttura rigorosamente e tristemente vuota.

Alcune si riferiscono ai lavori volontari di un gruppo di genitori che si sono prodigati per ripristinate campi e linee, altre si siferiscono alla club house tristemente chiusa ed abbandonata, una è la squadra della U18 a partita finita e vinta, sorridenti e felici nonostante tutto.

Alessandra Federici

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